Mattinata incerta per i listini continentali ad eccezione dell’Ibex 35 di Madrid che, intorno alle 12:10, guadagna lo 0,7% nonostante le tensioni legate alla questione dell’indipendenza catalana. Scambiano intorno alla parità, invece, il Ftse Mib di Milano, il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi. In leggera flessione il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Gli investitori mantengono dunque un atteggiamento cauto, in attesa di spunti operativi che potrebbero giungere dai verbali del Fomc di mercoledì, dall’intervento di Mario Draghi di giovedì a Washington e dai dati sull’inflazione di diversi Paesi a fine settimana. Per oggi, invece, le uniche indicazioni macroeconomiche sono state quelle sulla produzione industriale di agosto in Germania, che ha sorpreso gli analisti segnando una crescita del 2,6% rispetto a luglio e del 4,7% su base annuale.
Sul Forex l’euro/dollaro viaggia sostanzialmente stabile a 1,174 e il dollaro/yen a 112,6. Rimbalza, invece, la sterlina, con il cambio sterlina/dollaro a 1,315 e l’euro/sterlina a 0,893, in vista del quinto round di trattative sulla Brexit tra Regno Unito ed UE in programma questa settimana.
Tra le materie prime, l’oro torna in area 1.282 dollari l’oncia in scia alle nuove schermaglie fra Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un. Per quanto riguarda il petrolio, invece, il Wti è sostanzialmente stabile a 49,3 dollari al barile, mentre il Brent è in flessione a 55,3 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund viaggia in area 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,1 per cento. In ribasso di 6,5 basis point all’1,63% anche il tasso sui Bonos spagnoli, separati da un differenziale con l’omologo tedesco in area 118 punti base.
A Piazza Affari svetta MEDIASET (+6,8%) grazie ai rumor di stampa che vedono i legali di Mediaset e Vivendi attivi nella ricerca di una soluzione al contenzioso per il mancato acquisto di Premium.
Ben intonate anche le utilities ITALGAS (+1,3%), A2A (+1,1%), SNAM (+0,7%), TERNA (+0,7%) ed ENEL (+0,6%). ATLANTIA avanza dello 0,6%, nonostante le indiscrezioni della stampa spagnola su una sempre più probabile controfferta di Acs per Abertis.
Scivolano in fondo a listino, invece, i bancari BPER (-2,4%) e BANCO BPM (-1,8%). Vendite anche su UBI (-1,1%) mentre limitano i danni INTESA (-0,3%) e UNICREDIT (-0,2%). Scambia in lieve progresso MEDIOBANCA (+0,4%). In mattinata la Bce ha pubblicato i risultati della propria analisi di sensitività sulle conseguenze sui bilanci delle banche derivanti da variazioni nei tassi di interesse, che hanno evidenziato un esito piuttosto positivo per quasi tutti gli istituti oggetto del test.
Lieve flessione infine per ENI (-0,3%), condizionata probabilmente dalla notizia che la giunta regionale della Basilicata ha deliberato la sospensione, presso il centro Oli della Val d’Agri, dell’attività di re-iniezione delle acque di strato mediante il pozzo Costa Molina 2.