Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la settimana con un progresso dello 0,8% e poco al di sotto dell’omologo europeo (+1,6%), ignorando il rosso del comparto bancario (-3,3%) e muovendosi in controtendenza rispetto al Ftse Mib (-1,3%).
L’ottava negativa del settore creditizio si ripercuote sui titoli del risparmio gestito del listino principale, che terminano con ribassi compresi tra 1,5% e il 4%, con la sola eccezione di Azimut (-0,3%) che resiste appena sotto la parità.
Forti acquisti su Exor (+4,3%) in scia alle parole del Ceo John Elkann, che ha sottolineato nell’Investor day l’intenzione della holding di ridurre l’indebitamento entro fine anno per poi tornare a fare investimento nel 2018.
Cede Poste Italiane (-1,4%) con il mercato che non ha tenuto conto di alcune indicazioni fornite dall’Ad Matteo Del Fante in un’intervista, tra cui la volontà di formalizzare l’accordo con Anima (-6%) nell’asset management, senza tuttavia specificare le modalità. Il manager ha confermato l’intenzione di crescere nel ramo assicurativo danni e nel settore delle spedizioni, nonché sui pagamenti elettronici.
Tra le Mid Cap forte rally per doBank (+10,9%) che ha corso molto negli ultimi giorni, dopo l’avvio della copertura con un giudizio ‘accumulate’ e target price 12,5 euro da parte di Banca Akros.
Molto bene Cerved (+5,7%) che si candida a giocare un ruolo da protagonista sulle prossime operazioni relative ai crediti problematici delle banche italiane, anche alla luce dei recenti accordi stipulati per i crediti deteriorati di Mps e Popolare di Bari.
In luce anche Banca Ifis (+2,3%) nell’ottava in cui ha dato mandato ad alcune banche d’affari dii organizzare una serie di incontri con gli investitori, finalizzati a valutare una possibile emissione obbligazionaria subordinata Tier2 con scadenza decennale. Il titolo è stato sostenuto anche dalle parole del Ceo Giovanni Bossi, che ha sottolineato che le nuove proposte Bce sugli npl non impatteranno sull’istituto. Inoltre, la banca veneta incorporerà Interbanca il prossimo 23 ottobre.
Vendite su DeA Capital (-0,9%) nonostante l’intenzione della holding milanese di espandere il proprio business, sia in Italia sia in Europa, tramite acquisizioni.
Nello Small Cap rimbalzo di Mittel (+10%) con gli investitori che hanno accolto molto bene la cessione dell’8,96% di Livanova per 235 milioni e il closing dell’acquisto del 100% di Industria Metallurgica Carmagnolese, tramite un veicolo di cui detiene il 75 per cento. La merchant bank milanese ha inoltre lanciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria avente a oggetto 57.059.155 obbligazioni 2013-2019 del valore nominale unitario di 0,88 euro.