Utility – Settimana in flessione per il settore (-1,6%), in controtendenza Snam (+0,9%)

La scorsa ottava è stata caratterizzata dalla prevalenza dell’incertezza sui mercati finanziari del vecchio Continente a causa della crisi istituzionale tra il governo di Madrid e la regione della Catalogna. In questo contesto negativo, il Ftse Italia Servizi Pubblici (-1,6%) ha registrato di nuovo una performance settimanale peggiore sia rispetto a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-1,3%), sia rispetto a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (-1,2%).

All’interno del paniere costituito dalle azioni tricolori del comparto utility e delle rinnovabili, le vendite si sono concentrate prevalentemente nell’ambito delle Big Cap. Nel dettaglio, in questo segmento il titolo che ha registrato il peggior risultato complessivo nelle ultime cinque sedute è stato Italgas (-3,9%) che potrebbe aver risentito delle indiscrezioni di stampa relative all’esito della gara indetta da Gas Natural per la vendita della sua rete di distribuzione in Italia. Anche se dal quartier generale spagnolo è stato ribadito che si è ancora nella fase di esame delle offerte arrivate, più di una testata giornalistica ha scritto che in pole per rilevare i 7.300 chilometri ci sarebbe 2i Rete Gas, secondo operatore in Italia alle spalle proprio di Italgas.

Ottava all’insegna della lettera anche per Enel (-2,2%), nonostante il successo dell’emissione obbligazionaria multi-tranche da 3 miliardi di dollari statunitensi destinata a investitori istituzionali. L’operazione, che ha ricevuto ordini per circa 9 miliardi di dollari statunitensi, è la seconda portata avanti dal gruppo guidato da Francesco Starace nel 2017 sul mercato statunitense. Con questo collocamento il colosso elettrico italiano ha già completato le esigenze di rifinanziamento del 2017 e ha iniziato le attività di pre-funding per l’anno prossimo. Nella giornata di venerdì Enel ha poi portato a casa un importante accordo di tax equity da 330 milioni di dollari statunitensi per il parco eolico Thunder Ranch negli Stati Uniti.

Settimana positiva, invece, per Snam (+0,9%) che ha comunicato il rinnovo annuale del Programma Euro-Medium Term Notes (EMTN), avviato nel 2012 per un controvalore massimo complessivo confermato a 10 miliardi. Il Consiglio di amministrazione del colosso di San Donato ha deciso l’emissione, da eseguirsi entro il 6 ottobre 2018, di uno o più ulteriori prestiti obbligazionari, per un importo massimo di circa 1,8 miliardi maggiorato dell’ammontare corrispondente alle obbligazioni rimborsate nel corso dello stesso periodo, da collocare presso investitori istituzionali.

Nel segmento delle Mid Cap, sono tornate le vendite su Iren (-1,8%), mentre Ascopiave balza del 3,8% in assenza di notizie societarie significative. Gli investitori sembra, quindi, che abbiano già dimenticato lo stop concordato al percorso di aggregazione con il gruppo non quotato Aeb-Gelsia relativamente alle proprie attività di vendita e di distribuzione di gas ed energia nel territorio lombardo che era stato comunicato lo scorso 25 settembre.

Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, ottava da incubo per Falck Renewables (-14,7%) sulla scia delle prese di beneficio seguite al rally (+12,7%) iniziato lo scorso 25 settembre, a seguito dell’annuncio di due importanti acquisizioni al di fuori dei confini italiani, e concluso il 2 ottobre. Sulle azioni del gruppo che produce energia elettrica da fonti rinnovabili ha pesato anche il report pubblicato mercoledì mattina dagli analisti di Kepler Cheuvreux che hanno rivisto al rialzo il target price a 1,60 euro dal precedente prezzo obiettivo a 1,50 euro, ma hanno anche tagliato il giudizio a Hold dal precedente Buy in quanto le attuali quotazioni di Borsa incorporano già la crescita futura.

Gran balzo, invece, per il Gruppo Waste Italia (+11,8%) nella settimana in cui è stato comunicato che è stato effettuato il deposito della domanda di ammissione della controllata Waste Italia Holding S.r.l. alla procedura di concordato preventivo liquidatorio che assicura ai creditori chirografari il 20% del loro credito.

Denaro su Edison Rsp (+1,6%), con il gruppo di Foro Buonaparte che, secondo alcune indiscrezioni di stampa, potrebbe essere vicino ad acquisire da Gas Natural circa mezzo milione di clienti elettricità e gas nell’ambito di una gara che vede come altro offerente il gruppo francese Engie.

Ottava sulle montagne russe per TerniEnergia che è comunque è riuscita a concludere la settimana con una performance borsistica positiva (+0,8%). A dare una forte spinta ai corsi del gruppo umbro ci ha pensato il report pubblicato venerdì mattina dagli analisti di Banca Imi. In particolare, gli esperti del broker milanese hanno avviato la copertura sui titoli del gruppo quotato sul segmento Star di piazza Affari con giudizio Buy e prezzo obiettivo di 1,15 euro.