Nuovo acquisto in Borsa da parte del Gruppo Calzedonia, che da inizio anno ha rafforzato la propria presenza nel capitale dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna e che potrebbe giocare il ruolo di pivot nella costruzione di un eventuale nucleo stabile di azionisti. Tra gli imprenditori che nel 2017 hanno incrementato la propria posizione vi è il Gruppo Mirato.
Calzedonia approfitta dei ribassi del titolo a Piazza Affari per rafforzare la propria posizione in Banco Bpm. La holding del gruppo tessile guidata da Marisa Golo ha comprato un pacchetto di un milione di azioni della banca milanese, pari allo 0,065% del capitale.
Intanto a Piazza Affari le azioni Banco Bpm si sono riportate attorno a quota 3 euro (-1,1% a 3,07 euro), sulla scia delle possibili nuove regole delle Bce sugli accantonamenti per gli npl.
L‘acquisto delle azioni in Borsa da parte del Gruppo Calzedonia è avvenuto lo scorso 6 ottobre al prezzo unitario di 3,1979 euro, per un controvalore complessivo di circa 3,2 milioni.
Il gruppo di intimo veronese, già tra i primi azionisti della banca di piazza Meda, ha negli ultimi mesi incrementato la propria partecipazione con una serie di acquisti che nel complesso arrivano a circa lo 0,24% del capitale. La quota complessiva potrebbe attestarsi attorno allo 0,5%, portando la holding a essere uno dei principali soci non istituzionali.
Questo elemento potrebbe fare pensare proprio al gruppo fondato da Sandro Veronese come il pivot attorno a cui coagulare un eventuale nocciolo stabile di azionisti che possa svolgere la funzione di riferimento per la governance dell’istituto. Una possibilità confermata non solo dal ruolo attivo del gruppo negli acquisti, ma anche dalla presenza dell’amministratore delegato del gruppo nel cda di Banco Bpm.
Tra gli imprenditori presenti nel board dell’istituto, l’unico che ha effettuato una serie di operazioni di acquisto nel 2017, secondo le comunicazioni di internal dealing, è Fabio Ravanelli, del gruppo novarese di igiene che controlla marchi come Breeze e Nidra. Ravanelli ha compiuto da inizio anno tre operazioni di acquisto per un totale di 75 mila titoli, con un investimento di circa 223 mila euro. Un segnale che anche il Gruppo Mirato potrebbe essere coinvolto nei futuri assetti dell’istituto.
Tra i soci industriali privati rappresentati nel board di piazza Meda vi sono il Gruppo lodigiano di soluzioni informatiche Zucchetti, la toscana Cartotecnica Galeotti e il Gruppo di elettropompe ad acqua Pedrotto, che tuttavia non hanno comunicato variazioni della loro partecipazione.
Tra le Fondazioni. quella che mantiene la partecipazione più significativa è l’ente Cassa Risparmio di Lucca con una quota dell’1,58 per cento.
La maggior parte del capitale è nelle mani degli investitori istituzionali tra cui Invesco, che con il 3,13% risulta l’azionista di maggior peso. Seguono, secondo i dati di Bloomberg, Norges Bank che ha limato la propria quota al 2,9%, Dimensional che invece è salita al 2,89%, Capital con il 2,75%, Vanguard con il 2,2% e Blackrock con il 2,14 per cento.