Utility – Settore in lieve rialzo, sostenuto da Enel (+0,6%) e Edison rnc (+5,8%)

Seconda seduta consecutiva conclusa con il segno più per il Ftse Italia Servizi Pubblici (+0,3%), nonostante la chiusura negativa dell’indice principale di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-0,6%), e dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,1%). Il paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili è così riuscito a snobbare il rialzo dei rendimenti sui governativi dei principali Paesi Periferici (Spagna e Italia) lungo tutta la curva sulla scia delle attese per il discorso del presidente della Catalogna e per il conseguente sviluppo della crisi politica all’interno della Spagna.

All’interno del Ftse Mib si è distinta positivamente Enel (+0,6%) nell’ambito delle Big Cap. Il gruppo guidato da Francesco Starace ha annunciato ieri la vendita del 10% del produttore di carbone indonesiano PT Bayan Resources per 85 milioni di dollari statunitensi in contanti.

La giornata di ieri si è conclusa sugli stessi livelli di lunedì pomeriggio per Snam (inv.) che ha lanciato con successo un’emissione obbligazionaria un’emissione obbligazionaria con scadenza 25 ottobre 2027 riservata agli investitori istituzionali e cedola annua dell’1,375 per cento. L’operazione, annunciata in mattinata per un importo iniziale pari a 500 milioni di euro, è poi stata chiusa per la cifra di 650 milioni, con ordini per circa 1,8 miliardi alla chiusura del book. Il titolo è stato prezzato a 57 punti base sopra il corrispondente tasso Mid Swap, rispetto a una prima indicazione compresa tra 70 e 75 punti base poi rivista in area 60 punti base. Sempre ieri il colosso di San Donato ha annunciato contestualmente all’emissione dei bond il riacquisto di una serie di obbligazione in circolazione

In lieve flessione, invece, Terna (-0,2%), nonostante l’annuncio dell’acquisizione del 70% del capitale di Avvenia e del conseguente ingresso nel business dell’efficienza energetica. La società rilevata dal gruppo guidato da Luigi Ferraris è una delle principali realtà italiane certificate come Energy Service Company. L’accordo è stato firmato sulla base di una valorizzazione degli asset di Avvenia pari a 10 milioni (Enterprise value relativo al 100%) e, inoltre, prevede un‘opzione per l’acquisizione della restante quota del 30% entro 24 mesi dal closing dell’operazione, che avverrà nei primi mesi del 2018. Nel 2016 Avvenia ha registrato ricavi per oltre 12 milioni, un Ebitda di circa 2 milioni e una Posizione finanziaria netta positiva.

Nel segmento delle Mid Cap, la performance giornaliera migliore è stata registrata da Erg (+1%) mentre Iren (-0,1%) è stato tra i peggiori. Ricordiamo che ieri il gruppo guidato da Massimiliano Bianco ha comunicato che lancerà una serie di emissioni obbligazionarie a tasso fisso denominate in euro e che offre il riacquisto di titoli esistenti con scadenze tra 2019 e 2022 fino a un massimo di 150 milioni di euro. I nuovi bond rientrano nell’ambito del programma Euro Medium Term Note (EMTN) con plafond massimo di 2 miliardi.

Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, ieri sono tornati gli acquisti su K.R. Energy (+7,1%) ed è proseguito il rally di Edison Rnc (+5,8%), le cui quotazioni hanno aggiornato il nuovo massimo dell’anno con volumi boom. Sono passati di mano oltre 3 milioni di pezzi, quasi 10 volte superiore alla media registrata nelle ultime 100 sedute.