La commissaria alla Concorrenza dell’Unione Europa, Margrethe Vestager, ha dichiarato di aver “approvato una fusione tra un operatore autostradale spagnolo e uno italiano”. Lo ha riportato Bloomberg citando le sue parole interpellata a margine di un evento a Parigi.
La Vestager non ha fatto esplicitamente i nomi di Atlantia e Abertis, sulla cui fusione la Commissione europea ha tempo fino a domani per esprimersi ufficialmente.
Intanto, Florentino Perez, che controlla il gruppo di costruzioni spagnolo Acs, non desiste su Abertis e starebbe attuando una manovra di disturbo per contrastare l’Opas lanciata da Atlantia, anche se in queste ultime settimane ha cercato invano fondi esteri disposti ad appoggiare una possibile controfferta da formulare entro il termine ultimo del 19 ottobre.
Il presidente del Real Madrid sarebbe quindi intenzionato a valutare un piano alternativo. Secondo fonti di stampa si tratta di una proposta mista, carta e contanti, che non richiede l’immediato sostegno di soggetti terzi. L’offerta complessiva dovrebbe essere di 17 euro per azione (rispetto ai 16,5 euro dell’Opas di Atlantia), di cui 10 euro in equity più 0,05 titoli Hochtief di nuova emissione (il titolo Hochtief tratta a circa 140 euro). In questo modo, parte dell’operazione verrebbe finanziata con un aumento di capitale da circa 5 miliardi della controllata tedesca e, di fatto, sottoscritto direttamente dai soci Abertis.
Una proposta finanziaria con la finalità principale di intralciare le intenzioni di Atlantia. Infatti, presentando tale rilancio Acs costringerebbe la Cnmv, la Consob spagnola, a interromperebbe l’Opas per dar modo ai soci di Abertis di valutare anche la controfferta. In tal modo Acs guadagnerebbe tempo, almeno un paio di mesi, per trovare investitori pronti a supportare il progetto.