Il Cda di Pierrel ha approvato i bilanci al 31 dicembre 2016, al 31 marzo 2017 e al 30 giugno 2017. Approvazioni che sono state più volte rinviate alla luce della mancanza dei presupposti della continuità aziendale (per approfondire leggi anche Pierrel – Cda rinvia nuovamente approvazione bilancio 2016).
Dalla lettura dei dati più recenti emerge che nel secondo trimestre 2017 il gruppo contabilizza ricavi pari a 3,2 milioni, in calo del 3,2% rispetto al pari periodo del 2016.
Miglioramenti invece a livello di margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit che riducono il deficit rispettivamente del 24,7% a 0,4 milioni e del 20,8% a 0,7 milioni, in presenza di ammortamenti e svalutazioni sostanzialmente invariati a 0,3 milioni.
Peggiora il risultato ante imposte che evidenzia un deficit aumentato del 33% a 2,1 milioni, scontando oneri non ricorrenti pari 3,2 milioni imputabili alla svalutazione della partecipazione in Relief Therapeutics e alle minusvalenze a seguito della vendita nel primo semestre 2017 di alcune azioni di quest’ultima sulla Borsa svizzera.
Il periodo in esame si chiude con una perdita netta di gruppo pari a 2,1 milioni, a fronte di un utile pari a 8,4 milioni del secondo trimestre 2016, importo che includeva un utile da attività operative cessate relative alla divisione Tcrdo, uscita dal perimetro del gruppo il 26 maggio 2016.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si attesta a 21 milioni, in calo di 0,7 milioni rispetto a fine marzo 2017.