Nazzareno Gregori, direttore generale di Credem, in un’intervista ha espresso la sua opinione sulla recente inclusione del Gruppo emiliano tra i conglomerati finanziari da parte della Bce.
Il manager si è espresso positivamente sull’argomento, considerandolo un riconoscimento per quanto raggiunto con il proprio modello di business.
Gregori, pur riconoscendo che il nuovo status implichi maggiori oneri, si è detto convinto che la nuova situazione non avrà impatti significativi né sul fronte operativo né dal punto di vista patrimoniale. Sarà comunque inevitabile una maggiore attività informativa.
Il numero uno ha specificato che la decisione presa dalla Bce è legata in particolare al ruolo assunto dal comparto assicurativo nel perimetro di gruppo. In questo settore, nel ramo danni Credem si avvale di un accordo di bancassurance con Reale Mutua, di cui Gregori si dice soddisfatto. Nel segmento vita, invece, l’attività è sviluppata direttamente da strutture interne alla banca.
Infine, il dg ha sottolineato che la strategia di crescita continuerà ad essere perseguita organicamente, non escludendo del tutto la possibilità di una crescita per linee esterne, purché si presentino occasioni in linea con il profilo di rischio dell’istituto.
A poco più di mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni a Piazza Affari, il titolo cede lo 0,5% a 7,47 euro, un andamento sostanzialmente in linea con il Ftse Italia Banche (-0,1%).