Nel primo semestre 2017/2018, che si è chiuso lo scorso 31 agosto, Unieuro ha realizzato vendite pari a 813,7 milioni, in progresso del 6,9% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Dalla ripartizione del giro d’affari per canale di vendita si rileva che la quota più consistente (70,3% del totale) è rappresentata dal retail, composto da 193 punti vendita diretti dislocati in aree ritenute commercialmente strategiche e caratterizzati da diverse dimensioni in termini di superficie, con ricavi pari a 572,3 milioni (+3,4%). A seguire il Wholesale (12,2% del totale), composto da 273 punti vendita di affiliati, contraddistinti da metrature ridotte e dislocati in aree caratterizzate da un ristretto bacino d’utenza, con vendite pari a 99,3 milioni (-3%). Il canale online contribuisce con 71,6 milioni (+52,3%) mentre il B2B apporta 58,6 milioni (+11,8%). Infine le vendite del canale Travel si attestano a 11,9 milioni, quasi raddoppiate rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
Dalla ripartizione invece per categoria merceologica si evidenzia che la parte più consistente è rappresentata dalla Grey (videocamere, smartphone, etc; 47% del totale) e dalla White (lavatrici, frigoriferi, etc; 27,7% del totale) rispettivamente in crescita dell’1,6% a 382,7 milioni e del 12,2% a 225,7 milioni. A seguire la categoria Brown (televisori e relativi accessori, etc…; 17,1% del totale) con 139,1 milioni (+8,4%). La rimanente parte è suddivisa tra altri prodotti e i servizi rispettivamente in progresso del 30,2% a 37,5 milioni e del 7,5% a 28,7 milioni.
L’Ebitda adjusted è cresciuto dell’8,1% a 14,7 milioni. Un aggregato comunque poco rappresentativo della performance dell’intero esercizio alla luce della stagionalità del business. La marginalità è rimasta stabile all’1,8 per cento
L’utile netto adjusted si attesta a 3,1 milioni, in progresso del 29,2% a/a.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è pari a 75,8 milioni, in aumento rispetto ai 2 milioni di fine febbraio, per effetto della distribuzione di dividendi per 20 milioni e per gli investimenti relativi all’acquisto e al rilancio di imprese e rami d’azienda, per complessivi 26,9 milioni.