Mattinata prudente per i listini continentali tra cui spicca intorno alle 12:00 soltanto il -0,7% dell’Ibex 35 di Madrid. Poco mossi, invece Ftse Mib di Milano (invariato), il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).
Sull’indice spagnolo pesa l’incertezza legata alla situazione in Catalogna. Oggi è scaduto l’ultimatum del governo centrale a Puigdemont, ma il leader catalano non ha chiarito la propria posizione e ha cercato di prendere ulteriormente tempo. In una lettera al premier Rajoy, Puigdemont ha chiesto due mesi di trattative, ma da Madrid ribattono affermando che il documento non costituisce una risposta.
Ora il governo catalano ha tempo fino a giovedì per rivedere la propria posizione, dopodiché Madrid potrà procedere con l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione, sospendendo l’autonomia della regione.
Restando in tema di politica, in Italia l’attenzione è focalizzata sul consiglio dei ministri che si terrà a breve. All’ordine del giorno, la Legge di Bilancio 2018 (Ddl Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020).
In assenza di spunti macro significativi l’euro si mantiene lievemente al di sotto di 1,18 dollari, penalizzato dalla situazione catalana ma anche dall’avanzata, nelle elezioni austriache, del partito di estrema destra Fpo, che sarà probabilmente coinvolto dai conservatori di Sebastian Kurz in un governo di coalizione.
Tra le materie prime l’oro sfiora i 1.305 dollari l’oncia, mentre il petrolio avanza dell’1,4% con Wti e Brent rispettivamente in area 52,2 e 58 dollari al barile. A sostenere le quotazioni delle commodities contribuiscono le tensioni in Medio Oriente, dopo che le forze irachene sono entrate ieri a Kirkuk, città ricca di risorse petrolifere contesa con il Kurdistan.
Movimenti contenuti, infine, sull’obbligazionario, con il rendimento del Btp italiano al 2,05% e lo spread dal Bund in area 166 punti base.
A Piazza Affari spicca il rialzo di BANCO BPM (+2,7%). Gli investitori sperano che la Berkshire Hathaway di Warren Buffet possa entrare nel capitale grazie all’alleanza nella bancassicurazione con Cattolica, di cui la holding statunitense è già azionista.
Ben intonata anche SAIPEM (+1,2%), favorita dal trend positivo del petrolio. Acquisti anche su TENARIS (+0,8%) nonostante il calo degli impianti di trivellazione in Nord America, oltre che su BREMBO (+1,1%).
Poco mossa TELECOM ITALIA (+0,3%), nel giorno in cui il consiglio dei ministri deve decidere le modalità di esercizio del golden power. In frazionale ribasso ATLANTIA (-0,5%), che attende in settimana la controfferta di Acs per Abertis.
Debole YNAP (-0,8%), seguita da PRYSMIAN (-0,7%) che secondo indiscrezioni di stampa potrebbe essere la favorita per aggiudicarsi l’americana General Cable.