Mercati – Madrid soffre a -0,8%, Milano flat con Banco Bpm in luce

Chiusura poco mossa per le principali borse continentali, eccetto Madrid che termina distaccata con l’Ibex 35 a -0,8 per cento. Il Ftse di Milano archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,1% a 22.428 punti, con Banco Bpm in evidenza a +3,8 per cento. Variazioni contenute anche per il Dax di Francoforte (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Oltreoceano gli indici americani proseguono la seduta odierna in frazionale rialzo, mentre continua la stagione delle trimestrali, con i conti di Netflix stasera a mercati chiusi e quelli di Morgan Stanley e Goldman Sachs domani.

In una giornata scarna di appuntamenti macro significativi e di spunti dalle banche centrali, in attesa del meeting Bce della settimana prossima, gli investitori hanno privilegiato un atteggiamento prudente guardando soprattutto alle questioni politiche.

Gli occhi sono ancora puntati prevalentemente sulla Catalogna, dopo che il governo centrale ha respinto la richiesta avanzata dal leader catalano Puigdemont di due mesi per negoziare. Ora l’amministrazione catalana ha tempo fino a giovedì per rivedere la propria posizione, dopodiché potrebbe essere avviato l’iter per l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione e la conseguente sospensione dell’autonomia.

Attenzione rivolta anche verso l’Austria, dove si prospetta un governo di coalizione tra i conservatori del futuro cancelliere Sebastian Kurz ed il partito di estrema destra Fpo. Dinamiche che hanno inizialmente penalizzato l’euro, risalito poi nuovamente oltre la soglia di 1,18 dollari. Poco mossi gli altri cambi, tra cui il dollaro/yen stabile a 111,7.

Tra le materie prime l’oro quota 1.304 dollari l’oncia, mentre il petrolio rallenta il passo, con Wti e Brent rispettivamente in area 51,7 e 57,6 dollari al barile. A sostenere le quotazioni delle commodities avevano contribuito in mattinata le tensioni in Medio Oriente, dopo che le forze irachene sono entrate ieri a Kirkuk, città ricca di risorse petrolifere contesa con il Kurdistan.

In lieve calo i rendimenti obbligazionari sulla scadenza decennale, con il Btp italiano al 2,02% e lo spread dal Bund in area 165 punti base.

A Piazza Affari spicca il rialzo di BANCO BPM (+3,8%). Secondo indiscrezioni, la Berkshire Hathaway di Warren Buffet potrebbe valutare l’ingresso nel capitale dell’istituto laddove Cattolica Assicurazioni, di cui la holding statunitense è già azionista, venisse scelta da Banco Bpm come partner nella bancassurance. Le quotazioni sono state supportate inoltre dalla conferma del ‘buy’ di Equita Sim e Banca Imi, con target price rispettivamente di 4,2 euro e 3,8 euro.

Tra gli altri bancari termina poco mossa INTESA (+0,2%) che entro il 20 ottobre dovrebbe ricevere le offerte relative al pacchetto di npl da 1,35 miliardi (Project Rep) che la banca intende cedere.

Ben intonata anche CAMPARI (+2,2%), mentre SAIPEM (+0,8%) rallenta nel finale in scia al petrolio.

Chiude in calo dell’1,1% TELECOM ITALIA dopo l’ok del Governo all’esercizio del golden power. Venerdì prossimo, inoltre, il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, incontrerà il nuovo ceo di Tim, Amos Genish.

Deboli anche AZIMUT (-1,4%) e ITALGAS (-1%) mentre guadagna lo 0,4% PRYSMIAN che secondo indiscrezioni di stampa potrebbe essere la favorita per aggiudicarsi l’americana General Cable.