Mercati – Prevale la prudenza, Milano +0,3%

Leggera intonazione positiva per alcune delle principali borse europee, a eccezione di Madrid con l’Ibex 35 in calo dello 0,6 per cento. Partenza sopra la parità, nel frattempo, per gli indici americani, dove l’attenzione resta puntata sulle trimestrali.

Intorno alle 15:50 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,3%, riavvicinandosi a 22.500 punti. Timide variazioni al rialzo anche per il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre il Ftse 100 di Londra è invariato.

In una giornata scarna di appuntamenti macro significativi e di spunti dalle banche centrali, in attesa del meeting Bce della settimana prossima, gli investitori mantengono un atteggiamento prudente e guardano soprattutto alle questioni politiche.

L’incertezza legata all’indipendenza della Catalogna continua a penalizzare la piazza di Madrid, dopo che il governo centrale ha respinto la richiesta avanzata dal leader catalano Puigdemont di due mesi per negoziare. Ora l’amministrazione catalana ha tempo fino a giovedì per rivedere la propria posizione, dopodiché potrebbe essere avviato l’iter per l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione e la conseguente sospensione dell’autonomia.

Questioni che in parte penalizzano l’euro, in area 1,18 dollari, su cui grava anche la prospettiva di un governo di coalizione in Austria tra i conservatori del futuro cancelliere Sebastian Kurz ed il partito estrema destra Fpo. Poco mossi gli altri cambi, tra cui il dollaro/yen stabile a 111,8.

Tra le materie prime l’oro sfiora i 1.305 dollari l’oncia, mentre il petrolio avanza circa dell’1,5% con Wti e Brent rispettivamente in area 52,2 e 58,1 dollari al barile. A sostenere le quotazioni delle commodities contribuiscono le tensioni in Medio Oriente, dopo che le forze irachene sono entrate ieri a Kirkuk, città ricca di risorse petrolifere contesa con il Kurdistan.

In lieve calo i rendimenti obbligazionari sulla scadenza decennale, con il Btp italiano al 2,04% e lo spread dal Bund in area 166 punti base.

A Piazza Affari spicca il rialzo di BANCO BPM (+4%). Secondo indiscrezioni, la Berkshire Hathaway di Warren Buffet potrebbe valutare l’ingresso nel capitale dell’istituto laddove Cattolica Assicurazioni, di cui la holding statunitense è già azionista, venisse scelta da Banco Bpm come partner nella bancassurance. Le quotazioni sono supportate inoltre dalla conferma del ‘buy’ di Equita Sim e Banca Imi, con target price rispettivamente di 4,2 euro e 3,8 euro.

Ben intonata anche SAIPEM (+1,5%), favorita dal trend  positivo del petrolio, così come ENI (+0,5%) e TENARIS (+1,4%), quest’ultima nonostante il calo degli impianti di trivellazione in Nord America. Acquisti anche su CAMPARI (+1,5%) e BREMBO (+1,2%).

Poco mosse TELECOM ITALIA (+0,1%), nel giorno in cui il consiglio dei ministri deve decidere le modalità di esercizio del golden power, e ATLANTIA (-0,1%), che attende in settimana la controfferta di Acs per Abertis.

Deboli AZIMUT (-1%) e YNAP (-0,8%). Torna in positivo, infine, PRYSMIAN (+0,4%) che secondo indiscrezioni di stampa potrebbe essere la favorita per aggiudicarsi l’americana General Cable.