Se tutto filerà liscio, le azioni Mps potrebbero tornare a essere negoziate sul listino milanese la settimana prossima o quella successiva.
Secondo gli ultimi rumor di stampa, la Consob sta ultimando l’esame del prospetto di quotazione ricevuto lo scorso 5 ottobre ed entro il 20 ottobre dovrebbe comunicare il suo parere definitivo. Una recente conferma in tal senso era arrivata da Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del Mef.
Nel frattempo, è stato avviato l’iter della cartolarizzazione dei 26,1 miliardi di npl. Le ultime indiscrezioni riportano che Quaestio Sgr e Cerved, che hanno acquisito pariteticamente la piattaforma di gestione di suddetti npl (denominata ‘Sirio’), hanno nominato Enrico Maria Fagioli come responsabile di quest’ultima. Fagioli era già stato a capo dell’area crediti e asset problematici della banca senese fino a inizio 2017.
Tornando alla cartolarizzazione, sono state individuate sei banche (Mediobanca, Deutsche Bank, JP Morgan, Mps Capital Services, Credit Suisse e Hsbc) che si occuperanno degli aspetti finanziari dell’operazione. Inoltre, è stata designata la squadra dei servicer che si occuperà delle procedure di recupero. Oltre alla già citata Sirio, che gestirà il 50% dei crediti problematici, un altro 30% sarà di pertinenza di doBank e il rimanente 30% farà capo ad altri operatori, tra cui Fbs e Gruber. Fonspa agirà da master servicer.
Sono stati avviati anche i contatti con le agenzie Dbrs e Moody’s per l’attribuzione del rating alla tranche senior della cartolarizzazione, accompagnata dalle garanzie pubblica (Gacs).
Nel frattempo, sul fronte della governance sembrano allungarsi i tempi per la convocazione dell’assemblea, che dovrà modificare lo statuto e rinnovare il cda. In un primo momento era stato ipotizzato metà novembre, mentre adesso potrebbe slittare al mese successivo.