Il cda dell’istituto valtellinese ha firmato una lettera d’intenti con la Fondazione CR di Cento per acquisire il controllo dell’omonima Cassa di Risparmio, di cui la Fondazione detiene il 67 per cento.
L’offerta, come recita il comunicato diffuso sabato 14 ottobre, è valida sino a fine 2017 ed è sottoposta alle solite verifiche e due diligence.Un periodo nel corso del quale le parti negozieranno anche gli accordi vincolanti su termini e condizioni definitive del merger.
Acquisizione articolata in due fasi. Nella prima la Popolare guidata da Mario Alberto Pedranzini acquisirà dalla Fondazione almeno il 51% della Cassa con pagamento in contanti ed azioni Bps.
Nella seconda fase Sondrio consentirà anche ai circa 10.000 azionisti della Cassa di ricevere condizioni analoghe a quelle applicate nella prima fase, fatti salvi gli opportuni aggiustamenti. Operazioni grazie alle quali Sondrio dovrebbe avvicinarsi al target del 100 per cento.
È doveroso ricordare che l’istituto di Ferrara rappresenta una solida realtà locale con 49 sportelli e circa 430 dipendenti attraverso i quali fornisce i propri servizi a più di 85.000 clienti.
Struttura attiva da oltre 150 anni in uno dei territori con più alto potenziale di sviluppo del Paese essendo operante nelle province di Ferrara, Bologna, Ravenna e Modena con un attivo di circa 2,8 miliardi, un decimo della Popolare di Sondrio, e un Cet1 del 12,4 per cento, mentre il rapporto tra il totale crediti anomali lordi e gli impieghi lordi si fissa a circa il 13,5 per cento.
Al quartier generale di Sondrio ricordano poi che “l’acquisizione creerà valore sostanziale per entrambi gli istituti, a cui offrirà un’opportunità di crescita attraverso l’attivazione di sinergie e benefici sul fronte dei servizi, con economie di scala a livello di gruppo”.
Ma c’è pure altro in quanto, aggiungono dalla Popolare, “l’iniziativa darà a Sondrio la possibilità di estendere la propria azione in Emilia Romagna, regione con una solida e avanzata economia industriale, agricola e di servizi. Il tutto in coerenza con la strategia di sviluppo della banca”.
L’operazione, completano a Sondrio, “rappresenterà inoltre un’opportunità di crescita per la Cassa all’interno del Gruppo Popolare di Sondrio, con benefici per tutti i soggetti collegati alla realtà locale nella quale quest’ultima opera storicamente (in primis il territorio, i dipendenti, i clienti e gli azionisti) a fronte di rischi di esecuzione limitati grazie anche alla coerenza tra culture aziendali, modelli di business e complementarietà industriale, organizzativa e geografica”.