Il Ftse Italia Servizi Finanziari comincia l’ottava con un calo dello 0,5% e allineato all’omologo europeo (-0,3%), non beneficiando della giornata positiva del comparto bancario (+0,4%) e muovendosi in maniera divergente rispetto al Ftse Mib (+0,1%).
Gli acquisti sul settore creditizio impattano positivamente su quasi tutti i titoli dell’asset management, dove si mettono in evidenza Fineco (+1%) che consolida il guadagno della settimana scorsa, Banca Generali (+1,1%) e, più arretrata, Banca Mediolanum (+0,3%). In controtendenza Anima (-1,2%) e Azimut (-1,4%), con il mercato rimasto indifferente alle ultime dichiarazioni del Ceo di quest’ultima Sergio Albarelli, che ha confermato che il processo di espansione all’estero è irreversibile e che il prossimo obiettivo è farsi conoscere nei Paesi del Nord Europa.
Modesto recupero per Exor (+%) che nell’ottava scorsa era stata penalizzata dalle prese di beneficio.
Tra le Mid Cap arretra ancora Banca Intermobiliare (-0,8%) a pochi giorni dalla scadenza dell’esclusiva concessa al fondo inglese Attestor per l’acquisto del pacchetto di maggioranza.
In rally doBank (+6,2%) dopo la conferma del giudizio ‘accumulate’ con target price alzato da 12,5 euro a 13,5 euro e dopo essere stata selezionata come servicer per la gestione dei recuperi del 30% del portafoglio da 26,1 miliardi di npl in seno a Mps.
Bene anche Cerved (+2,5%) in seguito all’avvio dei passi formali della cartolarizzazione dei crediti problematici della banca senese.
I realizzi si abbattono su Banca Ifis (-4%) a seguito dei rialzi dell’ultimo periodo e dopo l’uscita del responsabile dell’area npl Andrea Clamer annunciata venerdì.
Nello Small Cap tornano gli acquisti su Mittel (+2,7%) che la settimana scorsa aveva risentito delle prese di profitto.