Avvio di settimana all’insegna delle vendite moderate sul Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,4%), a fronte di una chiusura sostanzialmente sugli stessi livelli di venerdì pomeriggio (+0,1%) per il principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib.
Il paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili è, invece, riuscito a fare meglio del corrispondente indice settoriale del vecchio Continente, cioè lo Stoxx Europe 600 Utilities, che ha terminato le contrattazione in flessione dello 0,7% rispetto alla chiusura precedente. A differenza di molte altre volte sul mercato obbligazionario si è assistito a un deciso calo dei rendimenti sui governativi europei, soprattutto dei Paesi Periferici (Italia e Spagna) su tutte le scadenze.
A zavorrare il Ftse Italia Servizi Pubblici nella seduta di ieri, le cinque Big cap presenti nel paniere che hanno registrato tutte una performance giornaliera negativa. All’interno di questo segmento il risultato peggiore è stato portato a casa da Italgas (-1%) che potrebbe aver risentito dalle decisione di Gas Natural di cedere la sua rete di distribuzione a 2i Rete Gas, secondo operatore del settore in Italia alle spalle proprio del gruppo quotato. Il gruppo spagnolo ha annunciato venerdì scorso la cessione di 223 concessioni, con quasi 460 mila clienti gestiti e con un network di circa 7.300 chilometri per un controvalore complessivo pari a 727 milioni di euro (Enterprise Value).
Prima seduta dell’ottava in lieve ribasso per A2A (-0,4%) che nella giornata di ieri ha comunicato l’acquisizione di 16 impianti fotovoltaici nelle Marche, con una potenza installata di 17,8 MW e una produzione annua di 23,4 GWh. Grazie a questa operazione, che segue l’acquisto di 18 impianti fotovoltaici avvenuto a fine settembre, A2A porta a 38,4 MW la capacità solare installata e compie un nuovo passo in chiave green nel suo percorso di sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili, in linea con le strategie stabilite dall’ultimo Piano industriale di A2A.
Nell’ambito delle Mid Cap, seduta all’insegna del denaro per Acea (+1,2%) ed Hera (+0,5%) con quest’ultima che ha reso noto l’accordo con la startup modenese Energy Way per favorire lo sviluppo di sistemi di ottimizzazione ed efficientamento nei settori di riferimento della multi-utility e il consolidamento del percorso di rafforzamento delle competenze e delle professionalità all’interno del gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano.
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, seduta positiva, quella di ieri, per K.R. Energy (+2,1%), mentre ha prevalso la lettera su TerniEnergia (-1,5%) e Falck Renewables (-1,5%).