Prosegue in territorio negativo la seduta delle borse continentali, dopo un’apertura poco mossa e la virata al ribasso di metà mattinata in scia alle crescenti tensioni in Catalogna. Il governo spagnolo dovrebbe procedere con l’applicazione dell’art. 155, a cui la regione risponderà con una dichiarazione unilaterale di indipendenza.
Intorno alle 12:20 Milano è ancora in coda con il Ftse Mib a -1,1%, seguita da Madrid con l’Ibex 35 in calo dello 0,9 per cento. Variazioni più contenute invece per il Dax di Francoforte (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Sul Forex l’euro/dollaro risale oltre quota 1,18, con la moneta unica sostenuta anche dalle dichiarazioni del membro Bce Ewald Nowotny, secondo cui l’istituto di Francoforte non deve raggiungere il proprio target di un’inflazione vicina al 2% per normalizzare la propria politica monetaria. Cresce intanto l’attesa per la riunione in agenda il prossimo 26 ottobre, in cui l’Eurotower potrebbe annunciare modifiche al Quantitative easing.
Sempre sul fronte delle banche centrali, è previsto in giornata un incontro tra il presidente Usa Donald Trump e l’attuale numero uno della banca centrale americana Janet Yellen. Una decisione sul successore della Yellen dovrebbe essere presa entro il 3 novembre, con l’economista di Stanford John Taylor tra i principali candidati.
Fra le materie prime perde terreno il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 51,3 e a 57,5 dollari al barile, mentre l’oro torna in area 1.285 dollari l’oncia approfittando della debolezza del biglietto verde.
Sull’obbligazionario sale lievemente il rendimento dei Bonos spagnoli (+2 bp all’1,62%), portando lo spread con il Bund a 123 punti base. Poco mosso il Btp al 2,04% con il differenziale dal benchmark tedesco intorno a 165 punti base.
Per quanto riguarda il Ftse Mib, continua a muoversi in controtendenza UNIPOL (+1,8%) dopo che JP Morgan ha avviato la copertura sul titolo con un giudizio ‘overweight’ e target price a 5 euro.
Lieve rimbalzo per YNAP (+0,7%) dopo le vendite della seduta precedente, mentre resiste UNIPOLSAI sulla parità.
Nel resto del paniere principale di Piazza Affari prevalgono i segni rossi. Sottotono i bancari, in particolare BPER a -2,7% e BANCO BPM a -2 per cento. Male anche FCA (-2,3%), LEONARDO (-2,2%) e MEDIASET (-2,1%), dopo che Mediaset Espana ha diffuso i conti dei primi nove mesi.
Tiene poco sotto la parità TELECOM ITALIA (-0,2%), mentre si starebbe definendo un nuovo assetto della joint venture con Canal+ che prevedrebbe una ripartizione del 60% a Tim e del 40% a Canal+.
Lieve flessione per le utilities, tra cui ITALGAS (-0,4%), che ha annunciato di avere sottoscritto ieri un accordo vincolante con H2C S.p.A per l’acquisto del 100% della controllata Enerco Distribuzione.
Leggero ribasso, infine, per ATLANTIA (-0,5%), che starebbe studiando un rilancio dell’Opa sulla spagnola Abertis dopo la controfferta della tedesca Acs da 18,76 euro per azione.