Ieri chiusura in territorio negativo per le borse europee, con il Ftse Mib che ha chiuso le contrattazioni in ribasso dell’1% a 22.133 punti zavorrato in particolare da FCA (-6%). Terminano in rosso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%). La correzione dell’azionario europeo è innescata in parte dal prolungarsi delle incertezze sul fronte della Catalogna. Ieri infatti era scaduto il secondo ultimatum del governo di Madrid al leader indipendentista Puidgemont, che non ha fatto alcun passo indietro.
Segno negativo anche per il Ftse AIM Italia (-0,6%), in linea con il London Ftse Aim 100 (-0,6%) e al di sopra del London Ftse Aim All Share (-0,4%).
In lieve calo il volume dei titoli scambiati, che si è attestato a 7.776.118 azioni trattate, al di sotto dei volumi medi trattati nelle cinque sedute precedenti.
Seduta positiva per Bomi Italia, che ha registrato un progresso del 5,8% con 331.000 azioni scambiate, un volume nettamente superiore rispetto ai precedenti volumi medi per seduta. Attenzione al titolo in scia all’inaugurazione del nuovo hub di 4.000 mq a Monterotondo (Roma), con l’intento di offrire ai propri clienti una migliore qualità e rapidità del servizio di trasporto nelle regioni del centro-sud Italia. L’hub di Monterotondo rappresenta un tassello importante del network di trasporto a temperatura controllata di Bomi Group, che oltre ai due hub strategici dislocati a Chignolo d’Isola (BG) e Nogarole Rocca (VR), vanta altre 3 piattaforme regionali dislocate in prossimità di Modena, Firenze e Bari.
In lieve rialzo Masi Agricola (+0,2%). L’azienda vitivinicola dell’area della Valpolicella classica, ha ricevuto il premio “Cantina dell’Anno” della Guida Vini D’Italia Tre Bicchieri 2018 del Gambero Rosso.
Debutto con segno negativo (-1,2% con 448.300 titoli trattati) per Industrial Stars of Italy 3, la terza Spac promossa da Giovanni Cavallini e Attilio Arietti, da ieri trattata all’Aim. Inizialmente l’offerta prevedeva una raccolta di 100 milioni, ampliata poi a 150 milioni data la forte domanda da parte degli investitori. Indstars3 si propone di indirizzare la propria attività di investimento verso società italiane di medie dimensioni, non quotate, dotate di una significativa presenza internazionale o piani di sviluppo internazionali, di un forte posizionamento competitivo nel proprio settore di attività, con esclusione delle società attive nei settori immobiliare, finanziario, delle energie rinnovabili e delle armi, oltre a società in fase di startup e imprese in situazione di crisi o dissesto.
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