Il gruppo toscano, leader nella distribuzione di sistemi e soluzioni IT a valore aggiunto, ha annunciato ieri un’altra importante acquisizione che rafforza la sua presenza nel settore software e system integration.
L’operazione prevede l’acquisto del 51% del capitale di una società di nuova costituzione in cui sarà conferito il 78% di Tech-Value, “un’azienda – come sottolinea l’Ad di Sesa Alessandro Fabbroni – che ha dei buoni fondamentali: circa 20 milioni di fatturato, Ebitda margin double digit, oltre 2 milioni di Ebitda e una posizione finanziaria netta positiva per circa 2 milioni. Il nostro obiettivo nostro, prendendo il controllo, è quello di proseguire nella gestione assieme ai manager e alle figure chiave della società con i quali continueremo un percorso di crescita”.
Un’operazione con una grande valenza dal punto di vista industriale che potenzia le competenze ed i servizi a vantaggio dei clienti. “L’aspetto più importante – sottolinea l’Ad – è la valenza industriale dell’operazione che ci porta a coprire un’area dove eravamo solo parzialmente presenti, rafforzando il nostro posizionamento nel mercato delle soluzioni Plm e Cad. Si tratta di soluzioni avanzate in ambito industria 4.0 che ci consentono di sostenere un percorso di innovazione tecnologica per le nostre imprese clienti attive nel settore manifatturiero, in particolare nella meccanica e nell’automotive, aree e distretti evidentemente chiave per il Made in Italy”. Fabbroni precisa “Un’operazione di acquisizione di competenze e non un’operazione finanziaria che completa anche il nostro coverage sul mercato”.
L’obiettivo resta quello di far crescere entrambe le divisioni del gruppo, focalizzando l’attività sulle aree a maggior valore aggiunto. “L’operazione – spiega il top manager – si inserisce in un percorso di crescita organica di entrambi i settori di attività del gruppo come dimostra la nostra ultima acquisizione di ICOS, società che fattura oltre 50 milioni attiva nell’enterprise software, che va a potenziare l’are Vad”.
“L’obiettivo – rincalza Fabbroni – è quello di far crescere le attività del gruppo nelle aree a valore aggiunto, sovraperformando il mercato e tenendo presente che il settore Var rappresenta il 75% dei ricavi consolidati, mentre il Var il restante 25 per cento. La crescita organica del gruppo in entrambi i settori di attività prosegue in maniera sostenibile anche grazie alle ultime acquisizioni effettuate che stanno continuando a crescere”.
Il tutto senza tralasciare l’internazionalizzazione e lo sviluppo nelle aree engineering intensive. L’Ad spiega poi che “Tech-Value ha da poco avviato le attività in Spagna, un trampolino di lancio con l’obiettivo preciso di presidiare il mercato della media impresa. L’intenzione è quella di esplorare altre aree portando le competenze che abbiamo sviluppato in Italia, operando in nicchie high-tech, aree dove è forte la presenza di imprese che per noi rappresentano clienti target”.
Sembra quindi delineata la strada per la crescita futura del gruppo che vanta di un solido track-record negli ultimi anni. “Questo credo che possa essere una strada da perseguire e può produrre valore nei prossimi trimestri” sottolinea Fabbroni che puntualizza “punteremo inizialmente ai mercati europei con una logica di operazioni mirate e graduali. Le operazioni di acquisizione che noi ricerchiamo devono essere in funzione della possibilità di essere integrate industrialmente. Come dimostra il nostro consistente track-record, poniamo sempre una grande attenzione alle competenze e alla capacità di sviluppare accordi a lungo termine ed economicamente sostenibili” conclude il top manager.