Toscana Aeroporti, che gestisce gli scali di Pisa e Firenze, archivia i primi nove mesi 2017 con ricavi in crescita a 94,9 milioni (+5,9% a/a), grazie all’aumento del fatturato di entrambe le divisioni, aviation e non aviation.
Nel dettaglio, i ricavi da attività aviation (77% del totale ricavi nel periodo) beneficiano in parte dell’andamento positivo del traffico (+6% di passeggeri con 6,3 milioni di passeggeri), segnando uno sviluppo del 5,3% a 73,3 milioni. In particolare, i ricavi per diritti, corrispettivi e tasse aeroportuali sono cresciuti del 4,4% mentre quelli da handling del 7,3 per cento.
In particolare nel periodo gennaio-settembre 2017 sono transitati dall’aeroporto di Pisa 4,2 milioni di passeggeri, in aumento del 5,9% rispetto al medesimo periodo 2016. L’aeroporto di Firenze ha registrato circa 2,1 milioni di passeggeri, con un incremento del 6,3 per cento.
I ricavi generati dal business non aviation raggiungono i 21,6 milioni, con un incremento del 7,9% a/a, grazie soprattutto alle positive performance dei ricavi relativi a “Vip Lounge” (+37,8%), “altre sub concessioni” (+22,9%), “retail” (+6,8%), “autonoleggi” (+6,1%) e “parking” (+4,9%).
Sul fronte della marginalità l’Ebitda è in frazionale aumento a 24,7 milioni. Al netto dei proventi derivanti dal rilascio di accantonamenti di costi e dallo stralcio di debiti non più esigibili registrati nei primi 9 mesi dl 2016 per 1,6 milioni, l’Ebitda adjusted registra un incremento dell’8,9 per cento.
L’Ebit cresce del 5,9% a 16,6 milioni, grazie anche a minori accantonamenti (1,8 milioni a fronte di 2,2 milioni nei primi 9 mesi del 2106).
Il semestre si chiude con un risultato di competenza del gruppo di 10,4 milioni, in aumento del 17,1% rispetto a 8,9 milioni del 2016.
L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 30 settembre è pari a 28,9 milioni, in aumento di 15,7 milioni da fine dicembre. La variazione è riconducibile all’assorbimento di liquidità legato principalmente alla stagionalità del business e agli investimenti del periodo.
Questi ultimi sono stati pari a 11 milioni, di cui circa 5 milioni effettuati sulle infrastrutture aeroportuali, 2 milioni per lo sviluppo del Masterplan dello scalo fiorentino e circa 2,5 milioni in immobilizzazioni materiali (fra cui autoveicoli e mezzi di rampa per 1,2 milioni di euro, Hardware per circa 700 migliaia di euro). Il rapporto Debt/Equity al 30 settembre è pari a 0,25.
Il management guarda con fiducia ai risultati di fine esercizio, grazie ai segnali positivi sul traffico degli scali di Pisa e Firenze nei primi nove mesi dell’anno, gli operativi voli confermati dalle compagnie aeree, l’ottima performance della stagione estiva e delle nuove destinazioni. Il tutto nonostante la cancellazione di alcuni voli Ryanair e il fallimento di Air Berlin, continuando a monitorare la situazione Alitalia.