Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava in moderato rialzo (+0,7%) e allineato all’analogo europeo (+1,2%), muovendosi in maniera opposta al Ftse Mib (-0,3%), frenato dai titoli energetici.
L’indice bancario è riuscito a resistere alla conferma dell’outlook negativo sul sistema creditizio tricolore da parte di Moody’e e Fitch, che lo ritengono ancora esposto sugli npl pur riconoscendone i recenti progressi. Sembra momentaneamente arrestarsi l’incertezza generata dalle nuove proposte formulate dalla Bce per la gestione dei nuovi flussi di crediti deteriorati.
Nel listino principale spicca la performance di Banco Bpm (+3,6%) grazie anche alla scelta di concedere un’esclusiva di due settimane a Cattolica Assicurazioni per siglare un accordo nella bancassurance. Le azioni della banca milanese sono supportate anche dalle parole del Ceo Giuseppe Castagna, secondo cui l’addendum sugli npl proposto da Francoforte non impatterà sul piano di riduzione degli stessi concordato con la Bce, che avverrà con un anno e mezzo di anticipo sui tempi fissati. Inoltre, il titolo beneficia della conferma del ‘buy’ di Equita Sim e Banca Imi, con target price rispettivamente di 4,2 euro e 3,8 euro.
Bene anche Unicredit (+1,2%) che sta trattando con UnipolSai il rinnovo della collaborazione nella joint venture Incontra Assicurazione e che nei prossimi giorni dovrebbe ricevere le proposte di acquisto da alcuni fondi per un portafoglio da 1 miliardo di crediti deteriorati che la banca ha messo in vendita. Le quotazioni beneficiano anche della conferma delle raccomandazioni ‘add’ e ‘outperform’ di Banca Imi e Mediobanca con target price rispettivamente di 20 euro e 22 euro.
Frazionale rialzo per Intesa (+0,3%) che avrebbe dovuto ricevere, lo scorso venerdì, le offerte relative al portafoglio di 1,35 miliardi di npl che la banca intende cedere. Inoltre, la banca guidata da Carlo Messina potrebbe superare i 50 miliardi di erogato a medio/lungo termine a imprese e famiglie fissato per l’intero 2017.
Nel Mid Cap bene Popolare Sondrio (+1,1%) anche per merito della mossa compiuta per acquisire il controllo della Cassa di Risparmio di Cento. In evidenza anche Credem (+1,1%), che beneficia anche della conferma del giudizio ‘outperform’ da parte di Mediobanca con target price a 8,3 euro.
Tra le Small Cap arretra Carige (-3,7%) anche se sembra spianata la strada per portare a termine l’operazione di ricapitalizzazione da un miliardo complessivo, dopo che anche al termine della seconda scadenza è stato confermato il successo dell’operazione di Lme.
In rally Banca Sistema (+4%) anche grazie alla conferma del ‘buy’ da parte di Jefferies e Banca Akros con target price rispettivamente di 3,77 euro e 3,2 euro.