Servizi Finanziari – Ottava di vendite (-2,5%), controcorrente Poste Italiane (+0,7%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un ribasso del 2,5% e sotto-performando di circa un punto percentuale l’omologo europeo (-1,5%), non beneficiando dell’andamento positivo del comparto bancario (+0,7%) e facendo peggio del Ftse Mib (-0,3%).

Sui titoli dell’asset management scattano prese di profitto, con le sole Fineco e Anima che riescono a limitare le perdite sotto l’1 per cento.

Acquisti su Poste Italiane (+0,7%) che nel frattempo ha creato la divisione “pagamenti, mobile e digitali”, destinata ad assumere un ruolo sempre più centrale nel business del gruppo.

Forti vendite su Exor (-4,3%) che viene penalizzata dalla pessima performance settimanale della controllata Fca.

Tra le Mid Cap lieve calo per Banca Intermobiliare (-0,3%) che venerdì ha visto la scadenza del termine relativo all’esclusiva concessa al fondo inglese Attestor per l’acquisizione della quota di controllo, e che intanto ha perfezionato la cessione del 100% della controllata Bim Suisse a Banca Zarattini.

Rally di doBank (+10,4%) in scia all’ottenimento dell’incarico di servicer per la gestione del recupero di un portafoglio da 8 miliardi di npl in seno a Mps. Il gruppo veronese rifinanzierà per 30 milioni il fondo Atlante 2 nell’ambito della cartolarizzazione dei crediti delle tre casse risparmio acquisite da Cariparma Crédit Agricole.

Termina flat Cerved con il mercato che aveva già scontato il fatto di essere stata scelta come special servicer per gestire il recupero del 50% (pari a 13 miliardi) del portafoglio da 26,1 miliardi di npl generato da Mps.

Le prese di beneficio, invece, penalizzano Banca Ifis (-1,8%) dopo i rialzi delle settimane precedenti e dopo l’uscita del responsabile dell’area npl Andrea Clamer.