Ieri chiusura lievemente positiva per le principali borse europee, esclusa Madrid con l’Ibex 35 a -0,8 per cento che continua a essere penalizzata dalle vicende della Catalogna. Il Ftse Mib ha terminato gli scambi poco mosso (+0,1%) a 22.379 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (invariato) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%).
In calo il Ftse AIM Italia (-0,1%), al di sotto dei corrispondenti indici londinesi, il London Ftse Aim 100 (+0,1%) e il Ftse Aim All Share in sostanziale parità.
In calo anche il volume dei titoli scambiati a seduta, che si è attestato a 4.778.950 azioni trattate, al di sotto dei volumi medi per sessione trattati in precedenza.
Seduta positiva per BioDue, che ha registrato un rialzo del 2,2% con 22.000 titoli trattati, un volume nettamente superiore rispetto alla media dei pezzi scambiati nelle precedenti sessioni. La società, che sviluppa produce e commercializza prodotti dermocosmetici e integratori alimentari, ha comunicato il dato delle vendite dei primi nove mesi del 2017, che si sono attestate a 26,2 milioni, in crescita (+4,2%) rispetto al pari periodo del 2016. Dalla ripartizione del fatturato per area geografica si rileva la quasi totalità è realizzata in Italia (+3,7% a 23 milioni), mentre la quota realizzata all’estero, pari a oltre 3,1 milioni, ha segnato un aumento del 7,7 per cento.
Acquisti su Orsero, che ha segnato un progresso del 2,4% a 10,80 euro. Banca Imi ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione Add e target price di 12,30 euro. L’analista ritiene che “Orsero potrà continuare a sovraperformare il mercato grazie principalmente alla ampia e completa offerta” aggiungendo che “dovrebbe anche beneficiare di alcune operazioni volte a recuperare la propria quota di mercato in Francia e Portogallo allo sviluppo del marchio F.lli Orsero, che si sta espandendo in nuovi segmenti, come frutta fresca e frutta secca”.
In parità Abitare In senza alcun titolo trattato. Il cda di lo scorso 20 ottobre, ha deliberato di dare esecuzione alla terza tranche dell’aumento di capitale da 16 milioni, approvato il 17 luglio 2017 con esclusione del diritto di opzione, da eseguire in cinque anni, per un controvalore di 4.664.310 euro. Pertanto a oggi risulta sottoscritto il 33%, corrispondente a 5,28 milioni, del controvalore totale dell’aumento di capitale da complessivi 16 milioni. La sottoscrizione è stata riservata a investitori qualificati, considerati di elevato “standing”, allo scopo di apportare valore aggiunto alla società soprattutto in termini di credibilità e affidabilità nei confronti degli istituti bancari e dei clienti.