Italgas – Conti dei 9 mesi del 2017 da incorniciare

Nel periodo gennaio-settembre dell’anno in corso i ricavi del gruppo guidato da Paolo Gallo hanno raggiunto quota 835 milioni di euro, in progresso del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2016 grazie all’incremento dell’8% su base annua dei ricavi regolati Distribuzione gas. Questi ultimi hanno beneficiato dei maggiori ricavi di vettoriamento dovuti alle componenti tariffarie e a conguagli tariffari relativi a esercizi precedenti. Da segnalare poi i maggiori altri ricavi regolati distribuzione gas dovuti essenzialmente al contributo legato al piano di investimenti di sostituzione di misuratori tradizionali con quelli elettronici, nonché ai maggiori ricavi per prestazioni accessorie di rete e ad altri ricavi regolati. In flessione del 25,8% su base annua i ricavi diversi (attività idriche, prestazioni conto terzi e affitti attivi) per effetto dei minori dei ricavi per locazione immobili.

A livelli di risultati operativi, nei primi 9 mesi del 2017 l’Ebitda del gruppo leader della distribuzione del gas in Italia è stato pari a 577,9 milioni, in aumento del 20% rispetto al corrispondente periodo del 2016 sulla scia dei sopracitati maggiori ricavi, ma anche dei minori costi operativi (-13,6% su base annua). La riduzione di questi ultimi deriva dalla diminuzione dei costi fissi di 9,8 milioni rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, per effetto principalmente della contrazione dei costi per servizi (-20,2 milioni del Contratto di servizio con Snam, in gran parte legati all’internalizzazione di attività tecniche e di staff) compensati parzialmente dai maggiori oneri per manutenzione e per il processo di lettura dei contatori tradizionali. Senza dimenticare la riduzione di 24,6 milioni degli altri costi derivante principalmente dai minori accantonamenti netti ai fondi rischi e spese future, dai minori costi netti relativi ai Titoli di Efficienza Energetica/TEE, dai minori costi variabili e dalle minori minusvalenze patrimoniali. Il margine operativo lordo del periodo in esame ha anche beneficiato dei minori accantonamenti per oneri ambientali.

L’Ebit conseguito da Italgas nel periodo gennaio-settembre del 2017 è stato pari a 306,7 milioni, in aumento del 14,7% rispetto al corrispondente periodo del 2016 in quanto l’incremento dell’Ebitda è stato parzialmente compensato dai maggiori ammortamenti (+26,8% su base annua) conseguenti prevalentemente alla riduzione della vita utile dei misuratori tradizionali, soggetti al piano di sostituzione con i misuratori elettronici, così come previsto dalle delibere AEEGSI nell’ambito del piano di realizzazione della telelettura.

L’utile netto del gruppo leader nella distribuzione del gas in Italia primi 9 mesi del 2017 è stato pari a 213,3 milioni, con un balzo del 27,8% rispetto allo stesso periodo del 2016 anche grazie ai minori oneri finanziari netti, a seguito principalmente dei minori oneri correlati all’indebitamento finanziario e ai minori oneri finanziari connessi all’attualizzazione dei fondi ambientali. Da ricordare poi i maggiori proventi netti su partecipazioni (+6,8% su base annua). In aumento del 12,4% su base annua le imposte sul reddito, dovute principalmente all’incremento della base imponibile del periodo e al minor beneficio ACE (Aiuto alla Crescita Economica), il cui effetto è parzialmente compensato dalla riduzione dell’aliquota IRES al 24% dal precedente 27,5 per cento.

Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 di Italgas è stato pari a 3,73 miliardi, in aumento del 3,1% rispetto alla fine del 2016. Nei primi 9 mesi del 2017 Italgas ha generato flussi di cassa da attività operative per 375,1 milioni, che hanno consentito il finanziamento dell’importante piano di investimenti e il pagamento del dividendo relativo all’esercizio 2016.

Nel periodo in esame gli investimenti tecnici delle continuing operations sono stati pari a 346,5 milioni, in aumento del 39,8% rispetto allo stesso periodo del 2016.