Chiusura tonica per Piazza Affari, che spicca tra le borse europee con il Ftse Mib in rialzo dell’1,1% a 22.629 punti, sostenuto dai risultati corporate di alcune big cap come Saipem, Fineco e Fca. Sostanzialmente invariati il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (flat). In frazionale progresso l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%). Oltreoceano intanto Wall Street viaggia in territorio positivo, con il Dow Jones a +0,8%, grazie soprattutto ai conti di alcune blue chip.
Sul Forex l’euro/dollaro scambia in area 1,176, in vista del meeting Bce di giovedì in cui potrebbero essere annunciate novità sulla progressiva riduzione degli stimoli monetari. Lo stesso giorno, inoltre, il Parlamento catalano valuterà come rispondere all’applicazione dell’art. 155 e potrebbe votare l’indipendenza della regione.
In calo il cambio sterlina/dollaro a 1,312 dopo i commenti del vice governatore della Banca d’Inghilterra, Sir Jon Cunliffe, poco convinto sulla possibilità di alzare i tassi a novembre in considerazione della crescita debole.
L’agenda macroeconomica ha fornito indicazioni prevalentemente positive sull’attività manifatturiera e sul settore terziario di Germania, Francia ed Eurozona per il mese di ottobre. Meglio delle attese anche i dati analoghi sull’economia degli Stati Uniti.
Tra le materie prime, l’oro scivola nuovamente a 1.276 dollari l’oncia. In rialzo di circa un punto percentuale, invece, il petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 52,4 e a 58 dollari al barile, con l’Opec che punta a estendere gli accordi sulla produzione oltre marzo. Il tutto in attesa dei dati di domani sulle scorte americane.
Vendite diffuse sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp decennale risale al 2,05% mentre lo spread con l’omologo tedesco resta contenuto a 157 punti base.
A Piazza Affari vola SAIPEM (+10,8%) dopo la diffusione dei risultati del terzo trimestre che hanno evidenziato, seppur in un contesto sfidante, una redditività sostanzialmente stabile. Importante, inoltre, il calo dell’indebitamento finanziario netto nella guidance 2017.
Balzo di FINECO (+6,1%) in scia ai dati preliminari che hanno evidenziato una forte crescita di ricavi e margini nel periodo luglio-settembre.
In spolvero anche FCA (+5,1%) che ha archiviato il periodo luglio-settembre con un Ebit record di 1,76 miliardi e ha confermato i target al 2017.
Acquisti pure su LUXOTTICA (+4,9%) che ieri a mercati chiusi ha pubblicato i dati sui ricavi trimestrali e ITALGAS (+4,2%), già ben intonata ieri grazie ai conti dei 9 mesi e al leggero rialzo delle stime sull’Ebitda di fine anno a 750 milioni (range precedente 720-740 milioni). Annunciate inoltre nuove acquisizioni entro fine anno. Diffusi a mercati chiusi, invece, i conti di MONCLER (+0,9%).
Tra i bancari avanzano UBI (+2,9%) e UNICREDIT (+1,9%), con quest’ultima che ha anticipato i risultati del terzo trimestre. In rialzo dell’1,2% anche INTESA che ha ricevuto, lo scorso venerdì, le offerte relative al pacchetto di npl immobiliari da 1,35 miliardi (Project Rep) che la banca intende ristrutturare.
Arretrano, infine, TELECOM ITALIA (-0,9%) e BREMBO (-4,1%), condizionato anche dalla revisione al ribasso delle stime da parte di Kepler, che ha tagliato il target price da 14,5 euro a 14 euro mantenendo il giudizio ‘hold’.