Mercati – Riflessivi in vista della Bce, Saipem e Fineco in grande spolvero

Intorno alle 11:45 i principali listini europei si muovono poco distanti dalla parità, caute in attesa della riunione Bce e di novità dalla Catalogna. Il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,4%, con gli investitori attenti soprattutto alle trimestrali delle società. Variazioni contenute anche per l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (invariato).

L’agenda macroeconomica ha fornito indicazioni prevalentemente positive sull’attività manifatturiera e sul settore terziario di Germania, Francia ed Eurozona per il mese di ottobre, mentre nel pomeriggio sono previsti dati analoghi negli Stati Uniti.

Sul Forex l’euro/dollaro resta in area 1,175, poco mosso in vista del meeting Bce di giovedì in cui potrebbero essere annunciate novità sul tapering. Lo stesso giorno, inoltre, il Parlamento catalano valuterà come rispondere all’applicazione dell’art. 155, dichiarando forse l’indipendenza della regione.

Il biglietto verde rimane ben intonato anche nei confronti dello yen a 113,7, dopo la conferma del premier Shinzo Abe alle elezioni del week end.

Tra le materie prime, l’oro scivola nuovamente sotto i 1.280 dollari l’oncia. Cede parzialmente terreno anche il petrolio, con Wti e Brent in ribasso di circa mezzo punto percentuale rispettivamente a 51,6 e a 57,2 dollari al barile.

Vendite sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp risale al 2,03% e lo spread dal Bund resta stabile a 156 punti base.

A Piazza Affari vola SAIPEM (+9,8%) dopo la diffusione dei risultati del terzo trimestre. Acquisti anche su FINECO (+5,3%) in scia ai dati periodici preliminari, LUXOTTICA (+4,4%) che ieri a mercati chiusi ha pubblicato i dati sui ricavi trimestrali e ITALGAS (+3,5%), già ben intonata ieri grazie ai conti dei 9 mesi.

Attesi per oggi i risultati di FCA (+1%) e MONCLER (-1,5%), mentre sono stati pubblicati anticipatamente i risultati del terzo trimestre di UNICREDIT (+0,4%). Arretrano, infine, BREMBO (-4,2%) e TELECOM ITALIA (-2,2%).