La oil service italiana archivia i primi 9 mesi del 2017 con una solida prestazione operativa e gestionale che ha consentito al management di confermare la guidance 2017 relativamente agli aggregati economici.
I ricavi si attestano a 6.873 milioni (-12,8% a/a). L’Ebitda adjusted a 795 milioni flette del 20,3%, con la redditività al 11,6% (-110 basis point). L’Ebit adjusted a 400 milioni cede il 16,5% e il Ros si mantiene sostanzialmente stabile poco sotto il 6 per cento. L’utile netto adjusted si ferma a 151 milioni (-24,5%).
Se suddividiamo i risultati della gestione operativa per area di business notiamo che:
- la divisione Engineering & Construction Offshore ha segnato ricavi in calo del 17% a 3.046 milioni, risultato riconducibile principalmente ai minori volumi registrati in Kazakhstan e in America Centro Sud, in parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Africa del Nord. L’Ebitda adjusted si fissa a 399 milioni (-17,7% a/a), portando la redditività dal 13,1%, stabile sui valori del primo semestre 2016. L’Ebit adjusted è pari a 254 milioni (-24,9% a/a) con il ros a 8,3 per cento. Nel semestre la divisione ha acquisito 2,7 miliardi di nuovi ordini, inferiori rispetto ai 4 miliardi del pari periodo dello scorso anno.
- Per quanto riguarda la divisione Floaters, il fatturato è calato del 43% a 498 milioni, a causa dei minori volumi registrati in Africa Occidentale. L’Ebitda adjusted ammonta a 1 milione, in forte calo dai 12 milioni del pari periodo. Il peggioramento è dovuto a un progetto in Africa Occidentale, che ha registrato un incremento di costi di costruzione derivanti da un addizionale programma di accelerazione.I nuovi ordini aumentano a 242 milioni.
- La divisione Engineering & Construction Onshore fissa ricavi a 2.487 milioni in rialzo del 12,7% a/a, riconducibile principalmente ai maggiori volumi registrati in Medio ed Estremo Oriente e in Kazakhstan, in parte compensati dai minori volumi nelle Americhe. L’Ebitda adjusted si fissa a 73 milioni, portando la redditività al 2,9% (+1,5% a/a). L’Ebit è a 51 milioni e il ros sale al 2,1% (+200 punti base). I nuovi ordini ammontano a 1.427 milioni (vs i 1936 milioni del pari periodo).
- La divisione Drilling Offshore fissa ricavi a 476 milioni (-33,9% a/a). Il risultato risente dei minori ricavi registrati dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, interessata da lavori di rimessa in classe nel primo trimestre, dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 7, a causa della temporanea applicazione della rata contrattuale di stand by, nonché dal mancato contributo nei nove mesi dei mezzi di perforazione autosollevanti Perro Negro 2 e Perro Negro 3 e nel trimestre della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5, attualmente senza contratto e svalutati interamente rispettivamente al 31 dicembre 2016 e al 30 giugno 2017. L’Ebitda adjusted è pari a 240 milioni (-33,1% a/a), mantenendo la redditività stabile intorno al 50%. L’Ebit adjusted a 149 milioni, cala del 21,2% a/a con il ros al 31,3%, in miglioramento di 500 basis point. In netto aumento anche gli ordini a 255 milioni.
- La divisione Drilling Onshore vede ricavi a 366 milioni (-11,6%), riconducibile principalmente alla ridotta attività in Sud America. L’Ebitda adjusted è a 82 milioni (-26,1% a/a), con la redditività al 22,4 per cento, per effetto del minore contributo dei mezzi in Sud America, nonché dei costi di startup dei nuovi progetti in Kuwait e Argentina. In rosso l’Ebit adj per 17 milioni. Gli ordini ammontano a 63 milioni, vs 507 del pari periodo 2016.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 ammonta a 1.355 milioni, con una riduzione di 95 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 (1.450 milioni) e una riduzione di 149 milioni rispetto al 30 giugno 2017.
Nel corso dei primi nove mesi del 2017, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4.717 milioni (6.627 milioni nei primi nove mesi del 2016). Il portafoglio ordini al 30 settembre 2017 ammonta a 12.063 milioni (4.872 milioni nell’Engineering & Construction Offshore, 3.556 milioni nell’Engineering & Construction Onshore, 1.704 milioni nella Floaters, 1.020 milioni nell’Offshore Drilling, 911 milioni nell’Onshore Drilling), di cui 1.862 milioni da realizzarsi nel 2017.
Di seguito la tabella con la guidance 2017 rilasciata oggi dal management, quella al 30 giugno 2017 e il consensus Bloomberg aggiornato nel pomeriggio.