Il colosso italo-francese dei chip chiude il terzo trimestre 2017 con ricavi netti in crescita del 18,9% a 2.152 milioni di dollari (+2,5% vs consensus), grazie alla crescita a doppia cifra in tutti i gruppi di prodotto e al forte traino di nuovi prodotti. Su base sequenziale il fatturato netto è aumentato dell’11,1%, un dato migliore della consueta stagionalità e superiore di 210 punti base al valore intermedio della guidance della società.
Nel dettaglio, i ricavi di Analog and MEMS Group (AMG) nel terzo trimestre sono cresciuti del 24,8% anno su anno grazie alla netta ripresa nei prodotti analogici e alla forte crescita nei MEMS.
Microcontrollers and Digital ICs Group (MDG) ha riportato un incremento del fatturato del 19,4% riconducibile alla crescita molto sostenuta dei microcontrollori general purpose, in parte controbilanciata dalle minori vendite nei business in phase-out.
Per quanto riguarda Automotive and Discrete Group (ADG), i ricavi sono aumentati del 10% rispetto allo stesso trimestre del 2016, grazie ai risultati molto positivi conseguiti sia nel settore automobilistico sia nei prodotti discreti di potenza. Infine, il giro d’affari della Imaging Product Division ha fatto segnare un incremento molto importante anno su anno.
Per regione di spedizione, i ricavi hanno riportato una crescita in tutte le regioni. Nello specifico, il progresso si è attestato al 24,9% in EMEA, al 19,4% in Asia Pacifico e al 6,4% nelle Americhe.
Balzo dell’Ebitda adjusted (al netto degli oneri non ricorrenti) che è salito del 51,5% a 462 milioni di dollari (+10,1% vs consensus), grazie soprattutto al miglioramento delle efficienze di produzione e del mix di prodotto, parzialmente controbilanciati dalla normale pressione sui prezzi e dagli effetti valutari negativi, al netto dei contratti di hedging. Il corrispondente margine sui ricavi è pari al 21,5%, in progresso di 4,6 punti percentuali.
L’Ebit adjusted, cioè prima degli oneri di svalutazione e ristrutturazione, è pari a 297 milioni di dollari (+13,5% vs consensus) contro i 119 milioni del terzo trimestre 2016. L’utile operativo riflette grazie l’incremento dei ricavi, le efficienze di produzione, il miglioramento del mix di prodotto e al maggior livello di utilizzazione degli impianti.
Da segnalare che gli oneri di svalutazione e ristrutturazione del terzo trimestre sono stati pari a 14 milioni di dollari rispetto ai 29 milioni riportati nello stesso periodo del 2016, e sono da correlare principalmente al piano di ristrutturazione dei set-top box annunciato a gennaio del 2016.
Il conto economico si chiude con un utile netto di competenza dei soci pari a 236 milioni di dollari, contro i 71 milioni del pari periodo 2016 (+7% vs consensus).
Al 30 settembre 2017 la posizione finanziaria netta è positiva per 446 milioni di dollari, in contrazione di 78 milioni rispetto al 1° luglio. La società ha distribuito dividendi cash per un totale di 59 milioni di dollari e 160 milioni di dollari rispettivamente per il terzo trimestre e i primi nove mesi del 2017.
Commento
Il risultati hanno battuto le attese degli analisti e le previsioni del management. Relativamente al quarto trimestre, l’Ad Carlo Bozotti ha commentato: “Continuiamo a vedere una domanda sostenuta per l’insieme dei gruppi di prodotto e delle regioni geografiche. In considerazione dell’andamento robusto degli ordini e della prevista accelerazione della crescita del nostro nuovo programma per applicazioni wireless, nel quarto trimestre ci aspettiamo una crescita sequenziale dei ricavi di circa il 10% come valore intermedio e un aumento del margine lordo intorno al 39,9% come valore intermedio”.
Riguardo all’anno nel suo complesso, il Ceo ha aggiunto: “Sulla base dei risultati dei primi nove mesi e della nostra guidance sul valore intermedio dei ricavi del quarto trimestre, i ricavi netti 2017 dovrebbero, secondo le nostre attese, crescere di circa il 18% anno su anno, insieme a un miglioramento sostanziale della redditività operativa e dell’utile netto”.
Intorno alle 12:15 il titolo Stm viaggia a vele spiegate a Piazza Affari in rialzo del 6,5% a 18,86 euro e in cima al Ftse Mib (+0,4%).