Utility – Vendite sul settore (-1,5%) prima di Draghi, prese di profitto su Italgas (-2,8%)

Nella seduta precedente l’importantissima riunione della Banca centrale europea, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha lasciato sul terreno l’1,5%, facendo così meglio rispetto allo Stoxx Europe 600 Utilities (-1,8%), ma peggio rispetto al principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-0,8%).

La flessione di ieri dei principali titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili è maturata in un contesto (anomalo) in cui il rendimento sui titoli di Stato italiani è diminuito praticamente su tutte le scadenze. Da notare che all’interno del Ftse Italia Servizi Pubblici praticamente 9 titoli, appartenenti ai segmenti Big e Mid Cap, su 10 hanno registrato una variazione giornaliera negativa delle quotazioni.

Tra i titoli delle società a maggiore capitalizzazione, cioè le Big Cap, la peggiore performance borsistica giornaliera è stata quella di Italgas (-2,8%). Per le azioni del gruppo leader nella distribuzione in Italia si può parlare di prese di beneficio dopo ben sei sedute consecutive concluse con il segno più davanti, di cui quelle di lunedì e martedì terminate con dei forti rialzi.

Seduta all’insegna della lettera, anche se più contenuta, per Enel (-1,4%) nella giornata in cui ha annunciato di aver acquisito negli Stati Uniti la società californiana eMotorWerks, leader nella fornitura di stazioni di ricarica per veicoli elettrici e titolare di JuiceNet, piattaforma di Internet of Things per la gestione intelligente della ricarica dei veicoli elettrici e di altri sistemi di accumulo distribuiti.

Nel segmento delle Mid Cap, l’unico titolo che ieri è riuscito a concludere la seduta in rialzo rispetto alla chiusura di martedì è stato Ascopiave (+0,3%)

Nell’ambito delle Small Cap, in evidenza Gruppo Waste Italia (+2%) mentre ha prevalso la lettera su ErgyCapital (-2,6%)