Mattinata da incorniciare per i titoli della principale multi-utility quotata sul listino milanese. Alle ore 12:15 i corsi di A2A sono rialzo del 2% rispetto alla debole chiusura di ieri, a fronte di una flessione dello 0,2% del Ftse Mib e di un rialzo dello 0,5% del Ftse Italia Servizi Pubblici.
Il balzo di oggi, in assenza di notizie societarie significative, sembra essere legato al fatto che nella seduta di ieri le azioni del gruppo guidato da Luca Valerio Camerano erano rimaste ingiustificatamente indietro rispetto alle altre Big Cap presenti nell’indice del settore utility e delle rinnovabili, cioè il Ftse Italia Servizi Pubblici. Paniere che aveva beneficiato della decisione della Banca centrale europea ha deciso (in linea con le attese degli economisti) di lasciare invariati i tassi d’interesse e soprattutto di ridurre, a partire dal gennaio 2018 e fino a settembre dello stesso anno, il piano d’acquisti di titoli di Stato e corporate a 30 miliardi di euro al mese dagli attuali 60 miliardi.
Ricordiamo che le società attive nel settore in esame, essendo caratterizzate da livelli d’indebitamento elevati e da strutture finanziarie con leve più alte rispetto a quelle di altri comparti sono le più sensibili ai movimenti sui tassi d’interesse.