Abitare In ha intrapreso un trend fortemente rialzista a partire dallo scorso 10 maggio, arrivando a guadagnare oltre il 43% e sovra-performando il Ftse Italia Aim di circa il 40 per cento. Dinamica sostenuta anche dal successo riscontrato dai Pir (secondo alcune proiezioni considerate realistiche la raccolta potrebbe raggiungere i 10 miliardi l’anno) e poi dalle ipotesi di estendere le loro applicazioni anche alle società immobiliari, prima escluse.
Ipotesi tutte da verificare, come da verificare saranno anche le regole e cioè a chi sarà concesso di partecipare.
Variabili alle quali sarà sicuramente legata la performance borsistica dell’azienda creata da Luigi Gozzini e Marco Grillo nel 2015 e che in questi semestri ha visto un significativo rafforzamento patrimoniale con correlato ingresso di molti azionisti di elevato standing, fra i quali è doveroso citare Paolo Pizzarotti e Vitaliano Borromeo.
Una realtà in piena fase di sviluppo, come testimonia l’execution del piano industriale e la citata evoluzione di un titolo sul quale Hammer Partners ha emesso lo scorso luglio una nota, avviando la copertura con una raccomandazione ‘buy’ e un target price di 679 euro, che agli attuali corsi di Borsa, pari a 339 euro, incorpora un upside di oltre il 100%, “connesso alla capacità di Abitare In di portare a termine i progetti programmati fino al 2023 e di svilupparne altri oltre quella data”.
In ogni caso, la società immobiliare milanese prosegue nello sviluppo dei progetti, vedendo estendere il parterre dei suoi soci ad alcune fra le più blasonate famiglie italiane, tra cui Alessi e Zucchetti.
“Ricavi per oltre 400 milioni, un gross margin di 163 milioni e un utile prima delle tasse di 110 milioni”.
Sono questi i target economico-finanziari, come riporta lo studio redatto da Hammer Partners, che “Abitare In prevede di raggiungere al termine del piano 2017/23, quando i quattro progetti in corso di sviluppo (‘Abitare In Maggiolina’, ‘SPV1 Corso Lodi’, ‘SPV2’ e ‘SPV3’) saranno ultimati”.
Inoltre, lo studio evidenzia “che entro il 2017 sarà completato il progetto ‘Abitare In Poste’, partito nel 2013, che apporterà complessivamente ricavi per 20,5 milioni e un utile ante imposte di 3,2 milioni”.
In merito ai progetti in fase di sviluppo lo studio evidenzia che “il progetto ‘Abitare In Maggiolina’ riguarda la riconversione di un’area, situata in via De Marchi a Milano, in cui sorge il palazzo che ospitava il quotidiano ‘Il Giorno’. Il progetto prevede la costruzione di circa 120 appartamenti, con una superficie lorda di 9.186 mq e una superficie commerciale di 14.562 mq. In termini economici, da questo progetto sono attesi, nel biennio 2019/20, ricavi per 67,4 milioni, un gross margin di 24,6 milioni e un utile ante imposte di 15,7 milioni”. Si segnala che a oggi risultano sottoscritti 111 contratti preliminari di compravendita, per un controvalore complessivo di 53,4 milioni. Gli anticipi contrattualizzati sono pari a 12,8 milioni.
“Il progetto ‘SPV1 Corso Lodi’ prevede la costruzione di 500 appartamenti in un complesso industriale di circa 33.000 mq, il cui terreno è stato acquisito lo scorso mese di maggio. Dal progetto, il cui completamento è atteso nel 2023 con step intermedi, sono attesi ricavi per 186 milioni, un gross margin di 79 milioni e un utile ante imposte di 56 milioni”.
“I progetti ‘SPV 2’ e ‘SPV 3’ riguardano due aree per una superficie complessiva di circa 37.000 mq. Il primo progetto, atteso concludersi entro il 2021, genererà ricavi per 78 milioni, un gross margin di 29 milioni e un utile prima delle tasse di 18 milioni. Il secondo progetto, che dovrebbe essere portato a termine nel 2022, apporterà ricavi per 76 milioni, un gross margin di 29 milioni e un utile ante imposte di 19 milioni”.
Per supportare tali progetti, lo studio ricorda che “lo scorso 16 giugno, la società ha annunciato un aumento di capitale da 16 milioni”.