Acea – Risultati operativi e gestionali in flessione nei 9 mesi 2017

Nel periodo gennaio-settembre dell’anno in corso i ricavi del gruppo guidato da Stefano Antonio Donnarumma sono stati pari a 2,04 miliardi di euro, sostanzialmente in linea (-0,5% su base annua) con quelli dello stesso periodo del 2016 che comprendevano 77 milioni relativi al cosiddetto accounting regolatorio.

A livello di risultati operativi, l’Ebitda di Acea nei 9 mesi del 2017 è stato pari a 625,8 milioni, in flessione del 3,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2016, mentre su base rettificata il margine operativo lordo è addirittura aumentato del 10% su base annua. Alla base di questo andamento hanno contribuito l’aumento della tariffa nel settore Idrico (+14 milioni), l’incremento della marginalità del settore Infrastrutture Energetiche (+42 milioni) che ha beneficiato degli aggiornamenti tariffari e dell’aumento delle quantità prodotte dagli impianti idroelettrici. Nel business ambiente, l’ex-municipalizzata capitolina ha registrato un margine operativo lordo di 46,8 milioni, in aumento dell’11,4% su base annua grazie alle migliori performance degli impianti e dalle maggiori quantità di energia elettrica ceduta, con particolare riferimento all’impianto di San Vittore, oltre che dalla ripresa delle attività dell’impianto di compostaggio di Aprilia (giugno 2016). Si segnalano anche gli effetti positivi di Acque Industriali (1 milione) e ISECO (1 milione) che, rispettivamente dal 1° gennaio e dal 23 febbraio, sono consolidate integralmente nell’area. Per quanto riguarda le attività estere, l’aumento dell’Ebitda di 10,3 milioni rispetto ai 9 mesi del 2016 è riconducibile al consolidamento di Aguas de San Pedro mentre per la divisione Ingegneria e Servizi, il raddoppio del margine operativo lordo è riconducibile alla costante crescita delle prestazioni effettuate nei settori ingegneria e laboratorio, oltre che al positivo contributo fornito dalle attività del ramo Facility Management. Relativamente alla Capogruppo, l’Ebitda è stato negativo per 7,3 milioni rispetto all’utile di 2 milioni dei primi 9 mesi del 2016 essenzialmente per il mancato contributo del servizio di Facility Management conferito, alla fine del 2016, all’area Ingegneria e Servizi.

LEbit di Acea nel periodo gennaio-settembre del 2017 è stato pari a 291,3 milioni in flessione del 23% rispetto allo stesso periodo del 2016 soprattutto per il balzo del 24,8% su base annua della voce ammortamenti e accantonamenti che risente della reimmissione in proprietà dell’immobile Autoparco, a seguito di sentenza, e delle valutazioni delle esposizioni nei confronti di Gala e Atac.

Al di sotto della gestione tipica, il risultato della gestione finanziaria nei 9 mesi del 2017 è stato negativo per 51,4 milioni, registrando così una flessione del 16,1% su base annua grazie alla riduzione degli interessi sull’indebitamento a medio-lungo termine (-6 milioni) e all’operazione di liability management di ottobre 2016. Al 30 settembre 2017, il costo globale medio “all in” del debito di Acea si è attestato al 2,6% contro il 3,2% dello stesso periodo del 2016. Sotto il profilo fiscale, le imposte sono diminuite del 28,2% su base annua sia per la riduzione dell’imponibile sia per la flessione del tax rate al 32,7% dal precedente 34,5 per cento.

Il conto economico del gruppo guidato da Donnarumma si è concluso nei primi 9 mesi del 2017 con un utile netto di 152,6 milioni, in flessione del 24% rispetto allo stesso periodo del 2016. Su base rettificata, il risultato netto è stato pari a 173 milioni.

Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto della multi-utility capitolina al 30 settembre 2017 è stato pari a 2,49 miliardi, con un balzo del 16,9% rispetto alla fine del 2016 per i maggiori investimenti, ma anche per le acquisizioni effettuate tra la fine del 2016 e gli inizi del 2017, per il deterioramento dei crediti dell’Area Idrico, per effetto del rallentamento delle attività di recupero dovute a problematiche dei sistemi informativi sostanzialmente risolte a partire da ottobre, e all’esposizione verso GALA maturata da areti. Effetti sulle dinamiche del valore dell’indebitamento sono riconducibili anche all’adozione del cd. split payment, introdotto dal D.L. 50/2017 convertito nella Legge 96/2017.

Per quanto riguarda gli investimenti compiuti nei primi 9 mesi del 2017, Acea ha speso 369 milioni, in aumento del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2016, di cui circa l’86% si riferiscono ad attività regolate (idrico e infrastrutture energetiche).