Bim – Nuovo strappo al rialzo (+7%)

Proseguono a Piazza Affari le oscillazioni sul titolo Banca Intermobiliare in seguito all’annuncio della cessione al fondo Attestor e alla conseguente opa che dovrà essere lanciata dall’acquirente.

Oggi in Borsa le azioni della banca d’affari posta in vendita nell’ambito della liquidazione degli attivi dell’ex Veneto Banca registrano alle 13:10 un rialzo del 7% a 0,718 euro.

Rilevanti i volumi degli scambi pari a 3,1 milioni di titoli, contro una media degli ultimi tre mesi di 216 mila al giorno.

La turbolenza sui titoli Bim è iniziata il giorno 25 ottobre, dopo l’annuncio della firma del contratto di cessione al fondo Attestor a un prezzo 0,22411 euro per azione, soggetto a un aggiustamento sulla base di alcuni parametri da verificare e liquidare nel 2022.

Immediata la reazione dei titoli in Borsa che sono crollati del 41,6% a 0,57 euro, da un prezzo di riferimento del 24 ottobre pari a 0,977 euro.

Il giorno successivo, in mancanza di chiarimenti da parte della società o delle autorità di controllo, le azioni hanno recuperato parte della perdita salendo del 17,3% a 0,63 euro, a cui segue il balzo di oggi.

Le informazioni per il mercato al momento non permettono di avere una chiara comprensione sullo sviluppo dell’operazione.

Nel comunicato emesso dai liquidatori di Veneto Banca si legge: “Successivamente al closing, per effetto dell’acquisizione della partecipazione di controllo, Trinity (società del fondo Attestor) sarà tenuta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle azioni Bim al medesimo prezzo per azione Bim corrisposto alla Lca e, pertanto, a un prezzo unitario fisso pari a euro 0,22411 che sarà corrisposto agli azionisti Bim al closing dell’opa, oltre al corrispettivo per azione Bim derivante dall’earn out che maturerà successivamente agli stessi termini e condizioni pattuiti con la Lca”.

COMMENTO

Al momento si possono osservare alcuni elementi. La capitalizzazione di Bim prima dell’annuncio era di 153 milioni. Il prezzo offerto al closing è pari a 24 milioni per il 68,8% (corrispondente a una valutazione di 34,8 milioni per il 100%), mentre il prezzo massimo incluso l’earn out che sarà determinato nel 2022, è pari a 71,8 milioni (corrispondente a una valutazione di 104,3 milioni per il 100%).

Dopo l’annuncio la capitalizzazione è scesa a 89 milioni alla chiusura del 25 ottobre. Ai prezzi attuali si è riportata a circa 104 milioni.

Banca Intermobiliare ha registrato nel 2016 una perdita di 93,3 milioni, ma l’attuale Ad ha impostato una profonda ristrutturazione.

L’acquirente si è impegnato a presentare un nuovo piano industriale entro il 2021 e a deconsolidare i crediti deteriorati, pari a 633 milioni, tramite una cartolarizzazione. Inoltre si farà carico di effettuare entro il 2018 un aumento di capitale da 121 milioni.