Cerved, nei primi nove mesi del 2017, ha riportato ricavi consolidati per 288,9 milioni (+6,7% rispetto allo stesso periodo del 2016). L’Ebitda ha registrato una crescita del 3,2% a 131,1 milioni, scontando l’aumento dei costi operativi. L’Ebit e l’utile netto hanno raggiunto rispettivamente 75,7 milioni (+17,9% a/a) e 38,2 milioni (+32,2% a/a), grazie alla significativa riduzione degli ammortamenti (-11,7% a/a a 50,8 milioni).
I risultati del periodo gennaio-settembre 2017 di Cerved mostrano un incremento dei ricavi consolidati del 6,7% a 288,9 milioni rispetto al pari periodo 2016, grazie all’apporto positivo di tutte le aree di business.
L’attività di Credit Information, principale area di business, ha registrato una crescita del giro d’affari del 3,2% a 206,7 milioni rispetto al periodo di confronto, sostenuta da entrambi i segmenti di business (imprese +4,3%; istituzioni finanziarie +1,9%).
Il fatturato dell’attività di Credit Management è aumentato del 13,9% raggiungendo 67,9 milioni, riflettendo soprattutto l’ottima performance nell’area di recupero stragiudiziale e in quella legale connesse al segmento degli npl bancari.
Molto dinamica l’attività di Marketing Solutions, il cui progresso del 25,6% a 17 milioni recepisce anche il consolidamento di ClickAdv, avvenuto lo scorso mese di aprile.
I costi operativi salgono del 9,1% a 156,9 milioni, in particolare per i maggiori costi per servizi e per i dipendenti, connesso all’aumento del giro d’affari, nonché al consolidamento delle società recentemente acquisite.
Tali dinamiche si sono riflesse in una crescita meno che proporzionale rispetto ai ricavi per l’Ebitda, che riporta un incremento del 3,2% a 131,1 milioni.
Crescita più sostenuta per l’Ebit a 75,7 milioni (+17,9% a/a) per merito della rilevante contrazione degli ammortamenti a 50,8 milioni (-11,7% a/a).
I conti hanno poi recepito maggiori oneri finanziari netti per 20,3 milioni (+33,6%) e imposte più elevate per 17,2 milioni (+8,2% a/a), contribuendo a determinare un utile netto di 38,2 milioni (+32,2 a/a). Escludendo le poste non ricorrenti, l’utile netto si sarebbe attestato a 68,4 milioni.
In calo l’indebitamento finanziario netto, dai 523,4 milioni di fine 2016 ai 504,8 milioni al 30 settembre 2017.