Seduta da incorniciare per il Ftse Italia Servizi Pubblici (+2,8%) che ieri ha registrato una performance giornaliera superiore sia a quella del principale indice di piazza Affari, cioè del Ftse Mib (+1,6%), sia a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+2,1%).
A sostenere i forti acquisti sui titoli italiani ed europei del comparto utility e delle rinnovabili la forte discesa dei rendimenti sui governativi europei, soprattutto di Italia e Spagna, lungo tutta la curva dei tassi. Discesa avviata nella mattinata sulla scia di una possibile convocazione di elezioni anticipate in Catalogna e poi rafforzata nel corso del pomeriggio dopo che la Banca centrale europea ha deciso (in linea con le attese degli economisti) di lasciare invariati i tassi d’interesse e soprattutto di ridurre, a partire dal gennaio 2018 e fino a settembre dello stesso anno, il piano d’acquisti di titoli di Stato e corporate a 30 miliardi di euro al mese dagli attuali 60 miliardi. Ricordiamo che le società attive nel settore in esame, essendo caratterizzate da livelli d’indebitamento elevati e da strutture finanziarie con leve più alte rispetto a quelle di altri comparti sono le più sensibili ai movimenti sui tassi d’interesse.
Protagonista indiscussa del Ftse Italia Servizi Pubblici è stata la Big Cap Enel (+3,3%) che ha concluso le contrattazioni sul nuovo massimo del 2017 a quota 5,29 euro. I titoli del colosso elettrico italiano hanno beneficiato sia dalla mossa dell’Istituto di Francoforte sia dell’esposizione nei confronti della Spagna attraverso la controllata Endesa, di cui possiede il 70,1% del capitale.
Seduta in denaro anche per Snam (+2%) nella giornata in cui in mattinata gli analisti del Credit Suisse hanno un pubblicato uno studio in cui hanno ribadito il giudizio “Hold”, rivendendo però al rialzo il prezzo obiettivo a 4,20 euro dal precedente a quota 4 euro. Alla base dell’aumento del target price il miglioramento delle stime, in media del 2,5% l’anno, sull’utile per azione atteso nel periodo 2018-2021 sulla scia delle recenti acquisizioni, degli ultimi sviluppi sul fronte regolatorio nel business del trasporto, ma anche dei minori oneri finanziari e fiscali previsti. Il mantenimento del giudizio “Hold” sui titoli Snam si basa essenzialmente su un profilo di crescita modesta (tasso medio annuo d’incremento atteso dell’Eps dell’1%).
Nel segmento delle Mid Cap, tutti i titoli hanno registrato variazioni giornaliere positive superiori all’1%, con Erg (+2,3%) che è stato il migliore.
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, torna il denaro su ErgyCapital (+2,9%) e Falck Renewables (+2,9%) mentre tornano le vendite sul Gruppo Waste Italia (-1,6%).