Acea – Nel 3° trim. aumenta solo Ebitda (+4,6% a/a) e debito netto

La multi-utility romana ha pubblicato i risultati relativi al periodo luglio-settembre del 2017 che a livello di ricavi sono stati sostanzialmente in linea (+0,7%) con quelli del 3° trimestre del 2016 che comprendevano 13,7 milioni relativi cosiddetto accounting regolatorio. Escludendo questo elemento positivo dai numeri del 3° trimestre del 2016, i ricavi dei tre mesi estivi dell’anno in corso sono aumentati del 2,8% su base annua.

A livello di risultati operativi, l’Ebitda di Acea nel 3° trimestre del 2017 è stato pari a 221,7 milioni, in aumento del 4,6% rispetto allo stesso trimestre del 2016, mentre su base rettificata il margine operativo lordo è aumentato del 12,2% su base annua. Alla base di questo andamento hanno contribuito l’aumento della tariffa nel settore Idrico, l’incremento della marginalità del settore Infrastrutture Energetiche che ha beneficiato degli aggiornamenti tariffari. Nel business ambiente, l’ex-municipalizzata capitolina ha registrato un margine operativo lordo di 15,5 milioni, in aumento del 21,1% su base annua grazie alle migliori performance degli impianti e dalle maggiori quantità di energia elettrica ceduta, con particolare riferimento all’impianto di San Vittore, oltre che dalla ripresa delle attività dell’impianto di compostaggio di Aprilia (giugno 2016). Per quanto riguarda le attività estere, l’aumento dell’Ebitda di 4,4 milioni rispetto al 3° trimestre del 2016 è riconducibile al consolidamento di Aguas de San Pedro avvenuto ad ottobre 2016, mentre per la divisione Ingegneria e Servizi, il balzo del margine operativo lordo, passato a 6,6 milioni dai 3 milioni è riconducibile alla costante crescita delle prestazioni effettuate nei settori ingegneria e laboratorio, oltre che al positivo contributo fornito dalle attività del ramo Facility Management. Relativamente alla Capogruppo, l’Ebitda è stato negativo per 1,5 milioni rispetto all’utile di 2,4 milioni del 3° trimestre del 2016 essenzialmente per il mancato contributo del servizio di Facility Management conferito, alla fine del 2016, all’area Ingegneria e Servizi.

LEbit di Acea nel periodo luglio-settembre del 2017 è stato pari a 96,4 milioni in flessione del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2016 per l’incremento del 17,3% su base annua della voce ammortamenti e accantonamenti che risente della reimmissione in proprietà dell’immobile Autoparco e delle valutazioni delle esposizioni nei confronti di Gala e Atac.

Al di sotto della gestione tipica, gli oneri finanziari netti del 3° trimestre del 2017 sono aumentati del 6,7% su base annua mentre le imposte sono diminuite del 21,6% su base annua sia per il calo dell’imponibile sia per la flessione del tax rate al 32,4% dal precedente 37,1 per cento.

Il conto economico del gruppo guidato da Donnarumma si è concluso nel 3° trimestre del 2017 con un utile netto di 49,2 milioni, in flessione del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2016 e ben al di sotto delle attese degli analisti.

Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto della multi-utility capitolina al 30 settembre 2017 è stato pari a 2,49 miliardi, con un incremento del 3,6% rispetto allo scorso 30 giugno per il deterioramento dei crediti dell’Area idrico, per effetto del rallentamento delle attività di recupero dovute a problematiche dei sistemi informativi e all’esposizione verso GALA. Effetti sulle dinamiche del debito sono riconducibili all’adozione del cd. split payment, introdotto dal D.L. 50/2017 convertito nella Legge 96/2017.

Per quanto riguarda gli investimenti compiuti nel 3° trimestre del 2017, Acea ha speso 116,8 milioni, in flessione del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2016 e inferiore del 2,8% rispetto alle stime degli analisti.