Banco Bpm – Bancassurance, domani scade esclusiva a Cattolica

A breve sarà definito il riassetto del settore della bancassurance di Banco Bpm. Le varie caselle del puzzle stanno trovando una loro collocazione dalla quale apparirà la nuova fotografia dell’assetto dello strategico comparto della banca di piazza Meda.

Domani 31 ottobre scadrà il periodo di esclusiva concesso a Cattolica Assicurazioni per definire il contratto che legherà la banca guidata da Giuseppe Castagna al gruppo veronese. Proprio per tale data è stato fissato un cda della compagnia guidata da Alberto Minali che sarà chiamato a valutare l’accordo, anche se alcuni dettagli potrebbero essere definiti in seguito.

Cattolica si starebbe orientando verso un’offerta per acquisire una quota del 60% di Avipop Assicurazioni e di Popolare Vita per una valutazione complessiva delle due compagnie compresa tra gli 1,2 e gli 1,4 miliardi.

La compagnia scaligera si appresta quindi a giocare il ruolo di partner strategico per il futuro di Banco Bpm, che gli permetterà di contare su una capillare rete di sportelli e sulla forza distributiva di quella che dopo la fusione è diventata la terza realtà bancaria della penisola.

Cattolica sostituirà gli accordi esistenti sia con Avipop sia con UnipolSai e opererà quindi a 360 gradi nel comparto vita e danni.

Anche sul fronte dell’arbitrato in essere con Unipol per stabilire il valore della put esercitata dal gruppo di Bologna sulla quota del 50% detenuto in Popolare Vita si starebbe arrivando a una soluzione. Il consulente incaricato, Bdo, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe arrivato a una valutazione pari a 1,171 miliardi (corrispondenti a 1,071 miliardi se si escludono i 100 milioni di utile accantonati come riserve e già distribuiti) per il 100% della compagnia.

Tale stima si colloca a metà strada tra le pretese di Unipol, che valutava la propria partecipazione attorno ai 700 milioni, e quanto calcolava invece Banco Bpm, che la stimava circa 300 milioni.

A Piazza Affari i titoli Banco Bpm segnano alle 12:00 un rialzo dell’1,7% a 3,04 euro, contro un indice di settore sostanzialmente flat.

COMMENTO

Finché non verranno resi noti i reali valori delle transazioni non si potranno dare giudizi sull’operazione. Quello che si può notare, tuttavia, è che le cifre riferite dalle indiscrezioni portano a ritenere l’obiettivo dell’Ad Castagna di non avere alcun impatto negativo dall’accordo sia a portata di mano.

Se effettivamente Cattolica Assicurazioni mettesse sul piatto una cifra compresa tra gli 1,2 e gli 1,4 miliardi per il 60% delle due compagnie in vendita, l’incasso per Banco Bpm oscillerebbe tra i 720 e gli 840 milioni.

Sul fronte degli esborsi si ha da una parte l’accordo con Aviva per il 50% di Avipop che è già stato definito ed è pari a 252 milioni, dall’altra quello con Unipol che dovrà ancora essere fissato. Tuttavia, se fosse confermata l’indiscrezione sulla valutazione pari a 1,171 miliardi, il 50% corrisponderebbe a 585 milioni (535 esclusa la distribuzione utili già effettuata). In totale Banco Bpm dovrebbe sborsare poco meno di 790 milioni.