TerniEnergia – Fase di transizione riflessa dai conti del 3° trim. 2017

Nel pomeriggio di oggi, il gruppo guidato da Stefano Neri ha pubblicato i risultti relativi al periodo luglio-settembre dell’anno in corso che riflettono la fase di transizione che TerniEnergia sta vivendo in vista dell’annunciato riposizionamento strategico.

I ricavi del gruppo quotato sul segmento Star di Borsa Italiana sono stati pari a 10,3 milioni di euro, in flessione del 5% rispetto al 3° trimestre del 2016.

A livello di risultati operativi, l’Ebitda ha subito una contrazione del 66,3% su base annua mentre l’Ebit è passato a un valore negativo di circa un milione rispetto all’utile di circa 230mila euro nello stesso periodo del 2016.

Al di sotto della gestione caratteristica, TerniEnergia è riuscita a pagare meno oneri finanziari netti (-26,4% su base annua) ma allo stesso tempo le quote di risultato delle attività in joint-venture sono diminuite del 19,2% su base annua. Sulla base delle dinamiche operative e finanziarie sopracitate, il risultato pre-imposte è stato negativo per 2,21 milioni, in peggioramento rispetto al rosso di 1,41 milioni del 3° trimestre del 2016.

L’apporto positivo della componente fiscale, anche se in diminuzione rispetto a quella dello stesso periodo dello scorso esercizio, ha consentito al gruppo umbro di chiudere il conto economico del 3° trimestre del 2017 con una perdita netta di 1,60 milioni rispetto al rosso di 0,66 milioni dello stesso periodo del 2016.

Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre è stato pari a quasi 87 milioni, sostanzialmente invariato rispetto ai valori di fine giugno.

Tiepida la reazione del titolo a piazza Affari. Alle ore 15:25 le quotazioni di Terni Energia sono in flessione di circa l’1% rispetto alla chiusura di venerdì.