Nel periodo gennaio-settembre dell’esercizio in corso il gruppo quotato sul segmento Star di Borsa Italiana ha registrato ricavi per 50,5 milioni di euro, in flessione del 17,7 rispetto ai primi 9 mesi del 2016 per il sostanziale blocco dell’attività core di EPC fotovoltaico.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda dei primi 9 mesi del 2017 di TerniEnergia si è attestato a 7,3 milioni, in contrazione del 33,3% su base annua, nonostante la riduzione del 14,3% su base annua dei costi operativo, con l’Ebitda margin che è scivolato al 14,5% rispetto al 17,9% dello stesso periodo del 2016.
L’Ebit del gruppo guidato da Stefano Neri è stato negativo per 7,3 milioni nel periodo in esame, rispetto a un utile di quasi 6,2 milioni dei primi 9 mesi del 2017. A pesare sul risultato operativo netto il balzo della voce ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni di quasi 10 milioni. Nel dettaglio, le svalutazioni sono attribuibili in parte alla sospensione delle attività di EPC derivante dalle scelte assunte dal precedente management e in parte all’allineamento al valore di impairment di un asset.
Al di sotto della gestione caratteristica, TerniEnergia ha registrato meno oneri finanziari netti (-26,4% su base annua) ma allo stesso tempo le quote di risultato delle attività in joint-venture sono diminuite del 42,2,2% su base annua. Sulla base delle dinamiche operative e finanziarie sopracitate, il risultato pre-imposte è stato negativo per quasi 12 milioni, rispetto all’utile di 1,56 milioni dei 9 mesi del 2016.
Dal punto di vista fiscale, nei primi 9 mesi dell’esercizio in corso il gruppo umbro riceverà un apporto positivo di 3,84 milioni rispetto a imposte per 1,1 milioni dello stesso periodo del 2016. Il conte economico del periodo in esame si è concluso per TerniEnergia con una risultato netto negativo di 8,1 milioni rispetto a un utile di 0,44 milioni dei primi 9 mesi del 2016.
Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre è stato pari a quasi 87 milioni, in miglioramento del 7,4% rispetto alla fine del 2016.
Sul fronte dei risultati industriali al 30 settembre 2017, nel settore fotovoltaico i ricavi sono stati generati principalmente dall’attività di power generation, dalla manutenzione e dall’avvio dei lavori per le commesse in Tunisia e Zambia. Nel settore ambientale sono operativi gli impianti di trattamento e recupero degli pneumatici fuori uso di Nera Montoro e impianto di Borgo Val di Taro, impianto di biodigestione e compostaggio GreenAsm e, infine, impianto di depurazione delle acque di falda Purify di Nera Montoro. Nell’efficienza energetica sono in corso di realizzazione i progetti Copernico e Huntsman, a cui si aggiungono numerosi progetti in relazione ai quali al momento vi sono trattative avanzate con i clienti finali e che ragionevolmente avranno riflessi sul conto economico nei prossimi trimestri. Il settore dell’Energy Management ha registrato attività in sensibile aumento rispetto al 30 settembre 2016 per l’effetto dell’aumento dei volumi di gas scambiati nel corso del periodo. Da sottolineare anche il contributo industriale garantito dalla presenza nel perimetro di consolidamento delle società Softeco Sismat e Selesoft Consulting, che hanno contribuito in termini di ricavi per circa il 30% del totale.