Qualcosa non piace al mercato su quanto riportato nel comunicato relativo ai primi nove mesi del 2017. Intorno alle 12 il titolo cede il 3,11%, contro il Ftse Star a +0,6 per cento.
Nonostante l’outlook positivo per fine anno che l’azienda bergamasca prevede con ricavi attorno ai 180 milioni congiuntamente ad un Ebitda indicato nella misura del 14% del fatturato (quindi, indicativamente, nell’ordine dei 25 milioni) e un indebitamento in ulteriore riduzione, il titolo si tinge di profondo rosso e, attorno a metà mattinata, lascia sul campo il 4% del valore. Tra le altre, Tesmec precisa che il backlog (portafoglio ordini) è cresciuto a fine settembre del 64% a/a portandosi a 177 milioni, che la divisione “Energy” sta beneficiando del recupero degli investimenti in infrastrutture specie nei mercati emergenti, che lo stesso mercato italiano ha ripreso a crescere.
Tra tutti i dati, in sensibile miglioramento, l’unica nota stonata sembra restare la voce “oneri al netto dei proventi finanziari” che, a causa delle differenze di cambio per 4,6 milioni, peggiorano a 6,4 milioni (erano 3,6 milioni a parità di periodo un anno fa), portando il risultato netto in rosso di 1,8 milioni.
Resta, in ultimo, la descrizione dell’accordo commerciale con MTS-Officine Macchine di Precisione, considerata ai sensi della normativa vigente parte correlata in quanto controllata al pari di Tesmec da TTC srl, i cui dettagli sommari a ragion d’essere sono anticipati nella seconda parte del comunicato, ma che forse il mercato attende di comprendere con maggiore precisione.