Il gruppo ha archiviato il periodo luglio-settembre con ricavi in crescita a doppia cifra a 6,6 miliardi, grazie all’andamento positivo di tutti i segmenti di attività e all’effetto cambi favorevole. L’Ebit è balzato di circa il 40% a 388 milioni, beneficiando in particolare del contributo della divisione Macchine per l’Agricoltura. In aumento di 0,5 miliardi a 2,6 miliardi il debito per effetto della stagionalità, mentre il management ha migliorato l’outlook per l’intero esercizio.
Cnh ha chiuso il terzo trimestre 2017 con ricavi in crescita su base annua del 15,3% a 6.630 milioni di dollari, mentre i ricavi di vendita netti delle Attività Industriali sono saliti del 15,9% a 6.331 milioni (+12% a cambi costanti).
L’Ebit, invece, ha registrato un incremento del 39,6% a 388 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 5,9% (+100 basis point), mentre l’utile operativo delle Attività Industriali è stato pari a 351 milioni (+41,5%) con un margine operativo del 5,5% (+100 basis point).
Nel dettaglio, il fatturato della divisione Macchine per l’Agricoltura è aumentato del 12,4% a 2.651 milioni (+9,4% a cambi costanti), grazie al buon andamento in area Emea, in Apac (principalmente in India) e in sud America. Fatturato sostanzialmente stabile, invece, in area Nafta.
L’utile operativo è aumentato del 34% a 208 milioni, con un margine operativo del 7,8% (+120 basis point), frutto di volumi e mix prodotto favorevoli, di migliori prezzi netti che hanno più che compensato la crescita dei costi delle materie prime.
Le Macchine per le Costruzioni hanno registrato un incremento dei ricavi del 7,9% a 642 milioni (+6% a cambi costanti), grazie al contributo positivo di tutte le aree geografiche. Gli attuali ordini a livello mondiale sono superiori del 50% rispetto all’anno precedente.
L’utile operativo è stato pari a 13 milioni, in aumento di 12 milioni rispetto al terzo trimestre 2016 per effetto dei maggiori volumi e di un mix prodotto favorevole, oltre a prezzi netti leggermente superiori.
Il segmento dei Veicoli Commerciali ha evidenziato un balzo del giro d’affari del 20% a 2.537 milioni. L’utile operativo è stato pari a 59 milioni, con un margine operativo pari al 2,3% (-70 basis point), in diminuzione del 7,8% principalmente per effetto di un mix prodotto/canale sfavorevole, che ha più che compensato i maggiori volumi.
Infine, la divisione Powertrain ha segnato un incremento dei ricavi del 26,5% a 1.075 milioni (+20,4% a cambi costanti), con un utile operativo in crescita del 69,2% a 88 milioni e un margine dell’8,2% (+210 basis point) grazie ai maggiori volumi e alle efficienze di produzione.
L’utile netto è stato pari a 57 milioni e include 53 milioni di oneri di ristrutturazione nell’ambito del Programma di Efficienza del Gruppo. Include, inoltre, un onere di 39 milioni relativo al riacquisto di 800 milioni di euro relativi a prestiti obbligazionari con scadenze 2018 e 2019, avvenuto nel mese di settembre 2017. L’utile netto adjusted è stato pari a 148 milioni rispetto a 68 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2016.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento netto industriale, rispetto al 30 giugno 2017, è aumentato di 0,5 miliardi a 2,6 miliardi, per effetto del tipico incremento stagionale nel capitale di funzionamento netto.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Cnh ha rivisto al rialzo i target 2017 principalmente per l’effetto cambi stimato, prevedendo ricavi netti delle Attività Industriali per 25-25,5 miliardi, da 24 miliardi, e un risultato diluito per azione adjusted per 0,44-0,46 dollari, da 0,41 dollari. Infine, l’indebitamento netto industriale a fine 2017 è previsto tra 1,5 e 1,7 miliardi, da 1,4-1,6 miliardi comunicati in precedenza.