Chiudono in ordine sparso le piazze europee con Piazza Affari poco sopra la parità. Spicca Madrid con l’Ibex 35 in netto progresso, spinto dalla brusca reazione del governo spagnolo alla dichiarazione di indipendenza unilaterale in Catalogna. Sul fronte macro sono stati diffusi i dati di ottobre, lievemente sotto le attese, sull’inflazione tedesca, invariata su base mensile e in rialzo dell’1,6% su base annua. Nessuna sorpresa, negli Usa, da reddito e spesa personali di settembre, rispettivamente in aumento dello 0,4% e dell’1 per cento.
Il Ftse Mib chiude al rialzo a 22.752,89 punti (+0,4%). L’indice ingegneria e Impiantistica Italia è a 545,69 punti e quello europeo è a 833,6 punti.
Per quanto riguarda i titoli del comparto chiudono al ribasso le big cap. Prysmian cede lo 0,4% a 29,4 euro, mentre Leonardo flette del 1,1% a 14,7 euro. La multinazionale italiana ha comunicato il lancio del primo progetto pilota di Factory 4.0 presso lo stabilimento di cavi ottici di Calais, in Francia. Operazione volta a creare stabilimenti più smart facendo leva sull’integrazione tra competenze digitali e know-how delle persone.
Tra le mid cap spicca Fincantieri che balza del 4,6% tornando così sopra 1 euro, pur in assenza di news. Il titolo sembra dunque intenzionato a riprendere la strada lungo il canale ascendente che comprende ormai dal 15 maggio le quotazioni del titolo. Bene anche Astaldi che sale del 1,4% a 5,9 euro e Salini Impregilo che segna un progresso del 1,4% anche grazie alle dichiarazioni dell’Ad sulle prospettive future della società.