Il colosso di San Donato e l’ellenica Desfa hanno avviato una consultazione pubblica, che si concluderà il prossimo 18 dicembre, per definire la soluzione ottimale per una nuova capacità di trasporto tra l’Italia e il confine greco-turco, partendo da due possibili alternative a valle di uno studio tecnico preliminare.
La mossa di Snam e di Desfa è stata riportata da un articolo di oggi de “Il Sole 24Ore” in cui si aggiunge che a spingere le due aziende ad avviare lo studio di un nuovo gasdotto è stato il nuovo regolamento Ue, approvato la scorsa primavera, che istituisce un processo armonizzato a livello europeo per l’offerta di nuova capacità di trasporto transfrontaliera tra gli Stati membri.
Lo studio tecnico preliminare del progetto comprende lo sviluppo di infrastrutture in territorio ellenico, ma anche una linea sottomarina dalla costa greca a quella italiana, insieme a un’interconnessione con la rete esistente nella penisola e a un potenziamento lungo la dorsale italiana Sud-Nord. La stima preliminare della cifra da spendere è compresa tra i 2,5 miliardi di euro della prima alternativa ai 4 miliardi della seconda alternativa.
Una volta terminata la consultazione, Snam e Desfa avranno tempo fino a ottobre dell’anno prossimo per finalizzare la fase progettuale che sarà a quel punto sottoposta all’approvazione delle rispettive Authority nazionali. Il via libera dei due regolatori potrebbe essere ottenuto entro la primavera del 2019 a cui dovrebbe seguire la pubblicazione dell’avviso relativo all’allocazione della nuova capacità e l’offerta della stessa nelle aste annuali di luglio. Quest’ultima fase servirà a sondare il reale interesse del mercato e a fissare sostanzialmente il valore del progetto, il cui avvio potrebbe avvenire verso la fine del 2019.