Cariverona conferma l’intenzione di non rimanere socio di Unicredit nel lungo periodo, puntando a una gestione del proprio portafoglio più orientata sulla diversificazione, come stabilito dal protocollo Acri-Mef. Tuttavia, non c’è fretta di vendere l’1,8% della banca di piazza Gae Aulenti detenuto in partecipazione.
Alessandro Mazzucco, presidente di Cariverona, è intervenuto sull’argomento, in occasione della presentazione del programma 2018 dell’ente. “La partecipazione in Unicredit è in via di prudente dismissione. Nel momento in cui si riuscisse a recuperare il valore del titolo”, ha spiegato Mazzucco, “prevarrà un’ottica di diversificazione in cui Unicredit non avrà un posto privilegiato”.
Nell’ottica quindi di un atteggiamento di socio finanziario, Cariverona non punta ad avere un ruolo nella gestione con un rappresentante nel board. “Non sentiamo come prioritario l’essere partecipi del cda di Unicredit. Siamo soci”, ha spiegato il numero uno della fondazione, “e riteniamo che i soci debbano prevalentemente studiare i risultati di una determinata gestione piuttosto che ambire a entrare nel cda per condizionarla”.
Tra le altre partecipazioni di Cariverona vi sono Cattolica Assicurazioni, Banco Bpm e doBank.
Intanto a Piazza Affari i titoli Unicredit sono ancora leggermente sotto pressione e cedono lo 0,8% a 16,58 euro, in linea con l’indice di settore Ftse Italia Banche (-0,8%).

























