Avvio di settimana all’insegna degli acquisti sul Ftse Italia Servizi Pubblici (+0,5%) che così porta a casa la terza chiusura di seduta con il segno positivo davanti e il nuovo record storico a 29.307,7 punti. La performance giornaliera del paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili è stata leggermente superiore a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (+0,4%), ma lievemente inferiore a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,6%).
Una spinta importante al nuovo rialzo del Ftse Italia Servizi Pubblici è arrivato dalla forte discesa dei rendimenti sui governativi europei, soprattutto di Paesi come Italia, Spagna e Portogallo, soprattutto sulle scadenze medio lunghe. Ricordiamo che nel caso dei Btp un ruolo fondamentale è stato svolto dalla revisione al rialzo del rating da parte dell’agenzia Standard & Poor’s comunicata inaspettatamente venerdì sera.
Nel segmento delle Big Cap, il titolo che ha registrato la variazione percentuale giornaliera positiva più elevata delle quotazioni è stato Snam (+1,8%) nell’attesa dei conti del 3° trimestre del 2017 che saranno comunicati il prossimo 7 novembre prima dell’apertura dei mercati. Prese di beneficio, invece, su Italgas (+2,5%) dopo il rally registrato la scorsa settimana sulla scia dei numeri del periodo luglio-settembre che sono stati in forte crescita e superiori alle attese degli analisti.
Nell’ambito delle Mid Cap, non si registrano scostamenti significativi rispetto alla chiusura di venerdì mentre tra le Small Cap è tornato il denaro sul Acsm-Agam (+3,3%) che ha così aggiornato il massimo del 2017, rivendendo anche livelli che aveva toccato dieci anni fa. Seduta all’insegna della lettera per TerniEnergia (-3,4%) dopo una trimestrale che ha evidenziato la fase di transizione che sta attraversando il gruppo guidato da Stefano Neri.