Oggi nel tardo pomeriggio Ei Towers pubblicherà i conti consolidati del terzo trimestre 2017. Il consensus fornito dalla società delle torri controllata da Mediaset, che ha raccolto le stime di 8 brokers, si attende un terzo trimestre 2017 col segno più, una dinamica riconducibile prevalentemente alle azioni del management mirate alla riduzione dei costi e alla crescita organica.
I ricavi caratteristici attesi sono pari a 65,4 milioni, in progresso del 4,2% rispetto all’analogo periodo del 2016.
L’Ebitda, al netto di costi non ricorrenti stimati per 0,1 milioni, dovrebbe attestarsi a 33 milioni (con un margine del 49,4%), in progresso del 4,2%; ricomprendendo gli oneri straordinari, il margine operativo lordo dovrebbe salire del 5,8% a 33 milioni (con un margine del 49,1%).
L’Ebit è atteso a 23,2 milioni (con un margine del 33,7%), in progresso del 10,5%, beneficiando in parte di minori ammortamenti e accantonamenti che dovrebbero diminuire del 4,9 per cento.
L’utile netto è stimato pari a 14,3 milioni, in crescita dell’11,7%, nonostante un tax rate sostanzialmente stabile (+10 punti base) e maggiori oneri finanziari (+4,2%).
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 dovrebbe esprimersi in 307,9 milioni, in aumento di 5,1 milioni rispetto a fine giugno.
Commento
In occasione della presentazione dei conti al 30 giugno 2017, il management aveva dichiarato di “di poter conseguire per l’intero esercizio un Ebitda adjusted leggermente superiore alla guidance (127 milioni) già comunicata al mercato”. Gli altri target 2017 sono stati confermati: investimenti di mantenimento intorno ai 12 milioni e tax rate in un range tra 31-32 per cento.
Inoltre, con riferimento al piano di buy-back (4,37% al 26 ottobre 2017), il management ha confermato che “l’obiettivo di riacquistare il 5% del capitale possa essere sostanzialmente raggiunto già entro la fine dell’esercizio”.
Considerando infine il dividendo straordinario già distribuito lo scorso mese di febbraio (3,6 euro per azione) e il dividendo ordinario corrisposto di 1,80 euro sul risultato dell’anno 2016, il piano di buy-back e le attese acquisizioni di società e assets, i vertici aziendali stimano che già a fine 2017 il leverage (Net Debt/Ebitda) “sarà in linea con l’obiettivo comunicato di 2,5x già alla fine di questo esercizio”.