Andamento incerto per i listini europei, a cui si allineano in avvio anche gli indici americani, con il Nasdaq (-0,3%) appesantito da Facebook e Tesla in attesa dei conti di Apple.
Nel Vecchio continente scambiano in torno alla parità il Ftse Mib di Milano (+0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%). Sottotono l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%) mentre il Ftse 100 di Londra (+0,5%) approfitta dell’indebolimento della sterlina, dopo che la Bank of England ha aumentato i tassi di interesse allo 0,5 per cento.
Si tratta del primo incremento in 10 anni e consente all’euro/sterlina di portarsi a 0,888 mentre la coppia sterlina/dollaro scende a 1,31. L’istituto centrale britannico ha inoltre reso noto che ulteriori rialzi nei prossimi tre anni verranno attuati in maniera graduale. Sempre sul Forex, il cambio euro/dollaro resta in area 1,165 in attesa che venga annunciato ufficialmente Jerome Powell come successore della Yellen alla guida della Fed. Il tutto all’indomani della riunione che ha lasciato i tassi invariati ma ha aperto la strada al rialzo di dicembre.
Sul fronte macro, gli indici Pmi di ottobre hanno confermato il buono stato di salute del settore manifatturiero europeo, mentre cresce l’attesa per i dati di domani sul mercato del lavoro statunitense.
Tra le materie prime resta ben intonato il greggio, con Wti e Brent rispettivamente a 54,4 e 60,4 dollari al barile, mentre l’oro si mantiene in area 1.277 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario il tasso sul Btp resta all’1,8%, mentre lo spread con il Bund tedesco si attesta a 142-143 punti base. In calo di 7 punti base il rendimento del titolo di Stato britannico, all’1,28%, dopo le delibere della BoE.
A Piazza Affari continua la corsa di TENARIS (+7,8%) dopo i conti in netto progresso su base annua e il miglioramento dell’outlook per il quarto trimestre dell’anno e per il 2018.
Tra i bancari spicca BPER (+3,1%) supportata anche dalle dichiarazioni dell’Ad Alessandro Vandelli sull’ormai imminente rinnovo nella bancassicurazione con Unipol in Arca Vita e Arca Assicurazioni e che vede coinvolta anche Popolare Sondrio.
Bene anche UBI (+1,5%) dopo il riavvio della copertura con ‘outperform’ e target price di 5,15 euro da parte di Credit Suisse e la conferma della stessa raccomandazione di Mediobanca con target price di 4,7 euro.
In rialzo pure UNICREDIT (+2%) in seguito al comunicato che ha smentito l’esistenza di indagini in corso da parte della Bce sull’operazione di cessione del portafoglio da 17,7 miliardi relativa al progetto Fino.
Denaro su TELECOM ITALIA (+1,9%), mentre il Governo si appresta a comunicare le richieste sulla rete in base al Golden Power. Lo scorporo della rete dovrebbe invece essere ripreso dall’esecutivo che si formerà con le prossime elezioni nel 2018.
In fondo al listino principale scivola FERRARI (-3,1%), che sconta qualche presa di beneficio dopo la trimestrale. I conti hanno evidenziato una crescita a doppia cifra dei margini operativi e i target per il 2017 sono stati alzati, ma in linea con il consensus.
Deboli anche MEDIASET (-1,9%), BUZZI (-1,5%), YNAP (-1,4%) e MONCLER (-1,4%).