Borse continentali in ordine sparso, all’indomani della riunione della Fed e in attesa dei dati di domani sul mercato del lavoro statunitense. Intorno alle 11:45 il Ftse Mib è in rialzo dello 0,3% sopra quota 23 mila punti, con Tenaris in grande spolvero a +7,6 per cento. Stessa variazione per il Ftse 100 di Londra, mentre il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid sono invariati e il Dax di Francoforte cede lo 0,2 per cento.
Sul fronte macro, la mattinata è stata scandita dagli indici Pmi di ottobre relativi all’attività manifatturiera di Italia, Francia, Germania e dell’Eurozona e dai dati sull’occupazione tedesca. Gli indici Pmi hanno confermato il buono stato di salute del settore, con gli indicatori sui massimi da circa 80 mesi, mentre il numero di disoccupati in Germania è diminuito di 11 mila unità (10 mila le attese), con il tasso di disoccupazione stabile al 5,6 per cento.
Negli Stati Uniti, invece, saranno divulgate le richieste settimanali di disoccupazione, in attesa del job report di ottobre in uscita domani. La stima Adp pubblicata ieri ha evidenziato un incremento di 235 mila occupati nel settore privato non agricolo, a fronte delle 200 mila unità previste e delle 110 mila nuove buste paga di settembre.
Sempre ieri si è conclusa la riunione della Fed, che ha migliorato l’outlook sulla crescita economica americana, rinviando il rialzo dei tassi all’incontro di dicembre. A breve, inoltre, dovrebbe essere annunciata la nomina di Jerome Powell come successore di Janet Yellen alla guida della Fed. Il nuovo numero uno della banca centrale dovrebbe porsi in continuità con l’attuale politica monetaria ed assumerà la carica a febbraio, quando scadrà il mandato della Yellen.
Sul Forex, intanto, il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,165 mentre il dollaro/yen resta a 114,1. Sterlina in frazionale calo rispetto ad euro (EUR/GBP a 0,88) e dollaro (GBP/USD a 1,322) in attesa del report sull’inflazione e della decisione sui tassi di interesse della Bank of England, in calendario oggi.
Tra le materie prime resta ben intonato il greggio, con Wti e Brent rispettivamente a 54,3 e 60,3 dollari al barile, mentre l’oro si mantiene in area 1.276 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, risalgono leggermente i rendimenti sulla scadenza decennale, con il tasso sul Btp a 1,8%, mentre lo spread con il Bund tedesco calca ulteriormente a 141 punti base, sui minimi da circa un anno.
A Piazza Affari accelera TENARIS (+7,6%) dopo i conti in netto progresso su base annua e il miglioramento dell’outlook per il quarto trimestre dell’anno e per il 2018.
Acquisti su UNICREDIT (+2,6%) in seguito al comunicato che ha smentito l’esistenza di indagini in corso da parte della Bce sull’operazione di cessione del portafoglio da 17,7 miliardi relativa al progetto Fino.
Fra gli altri bancari sono ben intonati BPER (+3,5%), UBI (+1,5%), MEDIOBANCA (+1%) e BANCO BPM (+1%) mentre INTESA flette dello 0,35 per cento.
Denaro su TELECOM ITALIA (+2,1%), mentre in fondo al listino principale si trovano MONCLER (-1,2%) e YNAP (-1,5%).