Il Ftse Italia Banche chiude con un frazionale progresso dello 0,8% e facendo meglio dell’indice europeo (+0,1%), supportando anche il Ftse Mib (+0,2%).
L’indice bancario è stato sostenuto anche da un report positivo di Credit Suisse, che vede una normalizzazione del costo del rischio per il settore e un aumento della redditività grazie alla riduzione dell’esposizione negli npl e al miglioramento della qualità dell’attivo.
Nel listino principale si mette in luce Bper (+3,6%) dopo le ultime sedute sottotono, sostenuta anche dalle recenti dichiarazioni del Ceo Alessandro Vandelli sull’ormai imminente rinnovo della partnership nella bancassurance con Unipol.
Reattiva Unicredit (+1,8%) supportata anche dalla smentita effettuata riguardo alle indagini della Bce sulla cessione del pacchetto da 17,7 miliardi di npl (Progetto Fino) dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi.
Bene Banco Bpm (+1,5%) dopo la proroga fino al 9 novembre dell’esclusiva con Cattolica per definire gli ultimi dettagli della partnership nella bancassurance.
Pimpante Ubi (+0,9%) grazie anche a Credit Suisse che ha riavviato la copertura con ‘outperform’ e target price di 5,15 euro alla conferma dello stesso giudizio da parte di Mediobanca con target price di 4,7 euro. Inoltre, la banca lombarda ha ceduto la controllata lussemburghese Ubi International a Efg International.
Arretra Mps (-0,5%), risentendo anche del riavvio della copertura da parte di Credit Suisse con una raccomandazione ‘outperform’ e target price a 4,28 euro.
Nel Mid Cap ok Popolare Sondrio (+0,6%) che si avvia a rinnovare la partnership con Unipol nella bancassurance, mentre su Credem (-1,8%) scatta qualche presa di profitto dopo i rialzi degli ultimi giorni.
Tra le Small Cap realizzi su Carige (-2,2%) dopo il rialzo di ieri in scia agli ultimi rumor sui possibili cambiamenti nell’azionariato in vista della partenza dell’aumento di capitale da 560 milioni.