Il recente ingresso di Warren Buffet nel capitale di Cattolica con una quota del 9% non implica per forza la trasformazione della compagnia in spa dall’attuale forma cooperativa.
È quanto ha precisato Alberto Minali, Ceo di Cattolica, durante un convegno, sottolineando che: “E’ un’ipotesi ma al momento non è allo studio. L’ingresso di questo socio ci ha stupito, avevamo già rapporti con Berkshire di natura riassicurativa e chiaramente tutto ciò rappresenta un’opportunità di business, ma io e il cda pensiamo che l’efficienza di Cattolica possa aumentare a prescindere dalla trasformazione in spa”.
Il manager si è poi soffermato anche sul nuovo piano industriale che sarà presentato a inizio 2018, affermando che: “Vorrei che Cattolica fosse più ambiziosa, abbiamo gli elementi per farlo. Dobbiamo muoverci senza paura di competere. In alcuni campi possiamo vincere e in altri magari perderemo ma saremo proattivi, guardando al cliente. Vedrete che nel piano industriale faremo bene senza riforma societaria”.
Intorno alle 11:10 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dello 0,5% a 9,45 euro, consolidando il +2,3% realizzato lunedì in scia all’innalzamento della raccomandazione da ‘neutral’ ad ‘accumulate’ da parte di Banca Akros con target price portato da 9,6 euro a 10,3 euro, dopo l’accordo nella bancassurance raggiunto con Banco Bpm.